Fare presto per il rilancio dell'olivicoltura pugliese.
Favorire diffusione di buone pratiche riconosciute da comunità scientifica.
“Nella lotta contro la Xylella e per la tutela dei
produttori olivicoli, Agrinsieme è pronta a fare la sua parte, favorendo la
diffusione di buone pratiche riconosciute e avvalorate dalla comunità
scientifica e dagli organi istituzionali preposti e mantenendo un costante
dialogo e confronto col territorio, per indirizzare nel miglior modo possibile
tutte le misure adottate; la sfida è fare presto”. Così il coordinatore di
Agrinsieme, Franco Verrascina durante l’odierna audizione in Commissione
Agricoltura della Camera, svoltasi nell’ambito dell’indagine conoscitiva
sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia.
“La lentezza con la
quale è stata affrontata la problematica e la mancata attuazione delle
decisioni della Commissione Europea hanno portato al deferimento davanti alla
Corte di Giustizia UE e hanno, inoltre, fatto sì che il batterio si diffondesse
verso il Nord della Puglia, ‘camminando’ per circa 150 km fino ai confini della
provincia di Bari”, ricorda il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori
Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
Per Agrinsieme, quindi, “è sempre più improcrastinabile la
creazione di una cabina di regia che coinvolga tutte le parti interessate, in
primis le organizzazioni di categoria, che informi in modo certo e univoco
tutti gli agricoltori e che coordini le istituzioni, in modo da poter garantire
da subito i provvedimenti necessari a far ripartire l’economia olivicola della
Puglia, che rappresenta quasi il 50% della produzione nazionale, e il polo
vivaistico della Regione, che ha fatto registrare importanti danni”. Ad avviso
del coordinamento, “sono pertanto necessari interventi straordinari, da
attuarsi attraverso un piano agricolo integrato di ammodernamento e di
sviluppo”.
“Il coordinamento ha chiesto di lavorare per la
semplificazione delle procedure amministrative, con particolare riferimento a
quelle legate all’espianto e al reimpianto, per la creazione di un
sottoprogramma tematico del Psr della Puglia, che accompagni la ripresa del
comparto regionale, per il mantenimento del sostegno accoppiato per gli oliveti
malati, per la salvaguardia del patrimonio arboreo di valore storico e per il
potenziamento della ricerca, partendo dal fondamentale presupposto secondo il
quale ad oggi non esistono rimedi curativi per la Xylella e l’abbattimento,
seppur doloroso, è pertanto una misura necessaria e indispensabile per
contenere la presenza del batterio”, prosegue Agrinsieme.
“Bisogna inoltre
permettere agli agricoltori che vogliono procedere all’espianto in un
territorio delimitato, per gli alberi monumentali e non, l’applicazione di
procedure semplificate. Oltre al risarcimento per la perdita degli olivi e dei
costi sostenuti, dovrà essere messo in cantiere un necessario sostegno
economico all’attuazione delle ulteriori misure di contenimento.
Infine, occorre affidarsi alla ricerca, in particolare per
quanto concerne quella mirata all’individuazione di varietà tolleranti e
resistenti”, aggiunge il coordinamento. “La Commissione agricoltura si è
dimostrata attenta alla questione Xylella: prova ne è l’indagine conoscitiva
che è stata promossa e gli incontri sul tema già intercorsi. In corso di
audizione, in modo trasversale tra i diversi schieramenti, è emersa fortemente
la volontà di affrontare il problema a livello nazionale e in modo pragmatico,
dando spazio alla ricerca e alle competenze tecniche con l’adeguato
coinvolgimento delle organizzazioni presenti. È stata anche affermata, da parte
dei rappresentanti della Commissione, la volontà di recarsi sui luoghi infetti
della Puglia, che è stata accolta con favore dal coordinamento”, conclude
Agrinsieme.
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