A Terlizzi è ora che, tra produttori e Pubblica
Amministrazione, si apra un serio tavolo di confronto per dare una svolta al
settore floricolo e rilanciare il ruolo del mercato dei fiori. L’esortazione
arriva dalla Cia-Agricoltori Italiani Puglia, attraverso le dichiarazioni del
presidente regionale Raffaele Carrabba. Per i produttori floricoli, il 2017 si
avvia a concludersi col segno negativo, purtroppo. Oltre che dalle nevicate e
gelate di gennaio, il settore è stato messo in forte difficoltà da un’estate
siccitosa. Le temperature estreme del periodo invernale hanno richiesto un
aumento dei consumi di energia elettrica e carburante per il riscaldamento
delle serre, mentre le alte temperature del periodo estivo hanno comportato un
consumo di acqua superiore rispetto agli altri anni, con un aumento dei costi
di produzione per le imprese agricole. Ci si aspettava che in questo periodo
dell'anno i floricoltori potessero tirare un sospiro di sollievo, ma i prezzi
di vendita sono ai minimi storici. I fiori recisi classici del periodo ai
produttori sono pagati a prezzi da fame: i crisantemi vengono pagati a
0,20-0,30 euro, ma i prezzi ai consumatori sono quintuplicati. Un disequilibrio
che svantaggia sia i produttori che i consumatori. Il mercato dei fiori di
Terlizzi, che avrebbe potuto rappresentare un punto di incontro della filiera e
uno snodo di valorizzazione delle produzioni locali, oltre che luogo per
studiare strategie di valorizzazione di un settore produttivo che merita più
attenzione da parte delle pubbliche istituzioni e degli stessi operatori, oggi
è solo un luogo di compravendita di produzioni che molte volte di locale non
hanno niente. “Talvolta assistiamo a momenti di attivismo improvvisato e
denigratorio sulla funzione del mercato e sulla sua gestione, ma questo fa
soltanto del male, soprattutto ai floricoltori. La gestione del mercato dei
fiori sia affidata direttamente ai produttori -ha detto Carrabba-. I produttori
sono gli unici a voler recuperare un valore aggiunto per le proprie produzioni:
per fare questo, serve che il mercato sia efficiente, aperto alle dinamiche
commerciali”. “Questi a nostro avviso sono gli sforzi che dobbiamo compiere
tutti insieme: gli operatori insieme alla pubblica amministrazione locale e
regionale, per risollevare un settore che può attirare giovani -ha aggiunto il
presidente regionale della Cia- e creare occupazione e reddito per l’economia
del nostro territorio”.
Fonte: CIA-Puglia
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