Recuperare varietà locali di vite e di grano in estinzione,
come la Tintilia molisana e il Khorasan Saragolla marchigiano, per valorizzarle
sui mercati attraverso i più moderni canali di vendita online. E poi riportare
sulle tavole del proprio agriturismo nel Frusinate antiche ricette come la
Patella Thirotarica, la frittata preferita da Cicerone, per una cucina che
unisce la campagna alla storia romana. Ma anche specializzarsi nella
coltivazione intensiva del pregiato basilico genovese Dop, però a impatto
ambientale zero grazie all’uso di energie verdi e impianti fotovoltaici e a
biomassa. Sono questi alcuni esempi delle realtà vincitrici di Bandiera Verde
Agricoltura 2017, il premio promosso dalla Cia-Agricoltori Italiani, che oggi a
Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio è stato consegnato a 16
campioni della nuova agricoltura italiana, scelti in base a specifiche
categorie. Assegnati anche 3 riconoscimenti a Comuni rurali virtuosi e 7 Premi
speciali. Il segreto del successo delle aziende agricole premiate sta
nell’essere riuscite a tenere insieme tradizione e innovazione. Da una parte
custodendo e promuovendo tanti dei 4.813 prodotti tradizionali italiani, che
sono la spina dorsale dell’agroalimentare tricolore, dall’altra aprendosi alle
nuove tecnologie per affermarsi nel settore. E sono soprattutto i giovani, al
centro di questa 15° edizione di Bandiera Verde, a dimostrarsi più attenti a
cogliere le opportunità del marketing e della ricerca: una dinamicità capace di
creare in media il 35% di valore aggiunto in più dei colleghi senior. E le idee
innovative a cui è andato il riconoscimento della Cia sono davvero molte. Come
l’agriturismo all’avanguardia che affianca all’agriwellness il percorso “Una
storia da leggere” con cinque postazioni di lettura lungo la storica collina di
Santa Brigida a Pinerolo, per unire alla degustazione di prodotti tipici
momenti di relax. D’altra parte, per metà degli italiani andare in vacanza vuol
dire proprio questo: riposo (25%) e buona tavola (19%). Occhio anche al
welfare, con la cooperativa pavese che si occupa del reinserimento, tramite il
lavoro sui campi, di minori e di giovani in condizioni di disagio e devianza.
Dimostrando ancora una volta l’efficacia delle esperienze di agricoltura
sociale che oggi collocano l’Italia ai primi posti dello scenario europeo con
oltre 3.000 progetti. Spazio, come ogni anno, all’agricoltura del Mediterraneo
con il Premio Bandiera Verde 2017 a Farida Kabbaj, ingegnere agronomo del
Marocco, per il suo allevamento sostenibile di oche e anatre, senza vaccini,
farmaci e con mangimi locali; un laboratorio certificato tra i primi nella
regione e un ristorante showroom nel centro di Casablanca. “I nostri premi
Bandiera Verde -sottolinea il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino-
dimostrano ancora una volta l’evoluzione della figura dell’agricoltore come
imprenditore multiruolo, capace non solo di produrre dai campi ma di preservare
il territorio e qualificarlo attraverso l’attività turistica”.
Fonte: CIA Agricoltori Italiani
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