Un interessante articolo su una rivista specializzata, fa il
punto sull’applicazione dell’art. 26 D.Lgs. n. 81/08 al caso di un committente
(imprenditore agricolo) che affida lavori di scasso del terreno (ad un’impresa)
e di impianto dei filari del vigneto (ad un’altra impresa o lavoratore
autonomo). L’art. 26 D.Lgs n. 81/08, in sintesi, stabilisce che il committente
debba effettuare la verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese
e/o dei lavoratori autonomi che “entrano” nella sua proprietà per eseguire dei
lavori, deve fornire dettagliate informazioni ai soggetti che “entrano” sui
rischi specifici presenti nell’ambiente. Nel caso di committente/datore di
lavoro, ossia nel caso di lavori che vengono svolti in ambienti di lavoro (come
può essere il caso del terreno agricolo), il proprietario del luogo di lavoro
(o colui che ne ha la disponibilità giuridica) deve anche “promuovere la
cooperazione ed il coordinamento redigendo un DUVRI (Documento Unico di
Valutazione dei Rischi Interferenziali)”. Ovviamente, nel DUVRI saranno
analizzati e valutati solo ed esclusivamente i rischi derivanti da interferenze
tra le lavorazioni che normalmente si svolgono nel luogo di lavoro ed i lavori
che sono stati appaltati alle imprese e/o ai lavoratori autonomi. Nel caso
specifico, cioè fondo agricolo dove si dovranno eseguire lavori di scasso e
impianto dei filari, in primis, il proprietario del fondo deve comunque
verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese e/o dei lavoratori
autonomi che eseguiranno i lavori. Il proprietario, deve informare coloro che
“entrano” nel suo fondo agricolo, sui rischi eventualmente presenti (ad es. un
dirupo). Qualora, all’interno del fondo agricolo (magari su una parte di esso)
si stanno svolgendo anche le normali mansioni agricole, a quel punto sarà
obbligo per il proprietario del fondo (committente/datore di lavoro) redigere
anche il DUVRI.
Ing. Giuseppe Cacucci
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