Le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro in
agricoltura, partecipi dell’Osservatorio Provinciale dell’Agricoltura di
Savona, consapevoli dell’importanza del miglioramento delle condizioni di
sicurezza sul lavoro hanno predisposto un programma di iniziative congiunte per
eliminare o prevenire pericoli, danni, rischi sul posto di lavoro e per
l’accesso a prestazioni assicurative integrative differenti da quelle già
previste da Inps e Inail, tramite la cassa extra-legem appositamente costituita
CIMACLA (Cassa Integrazione Malattia Assistenza Contrattuale Lavoratori
Agricoli). Ne dà notizia la Cia di Savona, che partecipa all’Osservatorio
insieme a Coldiretti, Confagricoltura, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil,
spiegando che “si tratta di una vera e propria cassa che eroga prestazioni a
integrazione dell’indennità di malattia o infortunio corrisposte dagli enti
assicurativi pubblici Inps e Inail, come ad esempio il pagamento delle giornate
di malattia e infortunio sino al 100% della retribuzione del lavoratore,
sussidi alle lavoratrici in maternità a rischio, presidi ortopedici, protesi
dentarie, occhiali e lenti da vista, apparecchi acustici. Ma non solo. La Cassa
CIMACLA prevede contributi e borse di studio per la frequenza scolastica e
universitaria per i figli-studenti di lavoratori agricoli e finanzia attività
formative, in particolar modo se rivolte alla sicurezza sul lavoro.
L’Osservatorio ha anche previsto la consegna gratuita di una cassetta di pronto
soccorso a ciascuna impresa agricola presente sul territorio. Cassetta che
andrà ad integrare gli altri presidi di sicurezza già presenti nelle aziende e
che comporta l’impegno da parte delle stesse ad affiggere in luogo ben visibile
gli stampati sulla sicurezza sul lavoro e consegnare ai lavorati i depliant
divulgativi (scritti anche in lingue straniere), per le prestazioni integrative
offerte dalla cassa CIMACLA. Un’iniziativa che parte dall’Osservatorio di
Savona, fondata sulla collaborazione tra le parti sociali per il miglioramento
delle condizioni di sicurezza sul lavoro, che in provincia di Savona vengono
già ampiamente rispettate, e che con molta probabilità sarà adottata anche
nelle altre province liguri.
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