
Italiana che di fatto non c’è, se non in parte.
Senza entrare nel merito dell’accordo, sicuramente non abbiamo bisogno di
generare ulteriore confusione nei consumatori e
la dicitura “Italico” può solo disorientare il consumatore.
Ben vengano nuove proposte di rilancio per il settore ma che siano chiare e
trasparenti per i consumatori, se
vogliamo tutelarli e tutelare il prodotto realmente italiano e i nostri
produttori.
Ribadiamo con forza che un blend di oli comunitari non deve essere confuso
con olio italiano
Per anni abbiamo invitato i consumatori a leggere l’etichetta e scegliere in
modo trasparente e consapevole olio 100% italiano a tutela del consumatore, del
nostro territorio e dei nostri
produttori ed è quello che vogliamo continuare a fare con chiarezza e trasparenza: “Italico” non è italiano.
Abbiamo anche grandissime perplessità dal punto di vista strettamente
normativo, dovrebbe essere adeguata in qualche modo la normativa
sull’etichettatura, giustamente rigida e a tutela del consumatore su
indicazioni che potrebbero indurlo in errore.
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