L’Italia sostenga l’approvazione entro il 2018 della
Direttiva Ue in materia di Pratiche commerciali sleali al fine di riequilibrare
i rapporti lungo la filiera agroalimentare. Questa la posizione di
Cia-Agricoltori Italiani intervenuta in audizione sul tema, ovvero sui
comportamenti scorretti a danno soprattutto dei consumatori finali, presso le
Commissioni Attività produttive e Agricoltura della Camera.
Cia accoglie favorevolmente il riconoscimento del fenomeno e
la necessità di un atto di indirizzo europeo, avvenuto attraverso la
presentazione della proposta di Direttiva. Una norma che contiene già elementi
positivi, come ad esempio l’obbligo che lo Stato definisca un’Autorità garante,
che possa monitorare e applicare sanzioni nel caso di pratiche sleali.
Sono comunque necessari dei miglioramenti su cui Cia ha già
chiesto il supporto del Parlamento europeo. In particolare, occorre che la
Direttiva includa tra i soggetti acquirenti anche le piccole e medie imprese;
che ci sia l’obbligo a livello comunitario di contratti scritti; che debba
essere applicata ai prodotti agricoli e non solo a quelli alimentari. Inoltre,
la lista delle pratiche sleali dovrà essere ampliata con l’inclusione di quella
del sottocosto.
E’ fondamentale per Cia-Agricoltori Italiani che le
organizzazioni professionali agricole possano essere riconosciute come soggetti
autorizzati a presentare denuncia all’Autorità di contrasto.
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