“Ora occorre fare presto perché circa la metà dei voucher in
agricoltura viene impiegata per la vendemmia che quest’anno parte con gli inizi
di agosto mentre sono già in piena attività le raccolte di ortaggi e frutta”.
E’ uno dei passi della relazione del presidente Roberto Moncalvo all’Assemblea
nazionale della Coldiretti, alla quale sono intervenuti il segretario generale
Vincenzo Gesmundo, il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo
economico Luigi Di Maio e il ministro delle Politiche agricole Gian Marco
Centinaio che hanno aperto al ripristino dei voucher nelle campagne.
“Si tratta di un ritorno a dieci anni della loro
introduzione in Italia – ha ricordato Moncalvo - con circolare Inps che per la
prima volta autorizzava la raccolta dell’uva attraverso voucher con l’obiettivo
di ridurre burocrazia, riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. Con il
loro ritorno nei campi si riaffermano i principi originari senza gli abusi che
si sono verificati in altri settori, anche perché nelle campagne i beneficiari
possono essere soltanto disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani
studenti, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. Meno del
2% del totale dei voucher è stato impiegato in agricoltura dove sono nati e
rappresentano un valido contributo all’emersione del lavoro sommerso.
Spazio anche al tema delle sanzioni e dell’embargo russo. “A
quattro anni dall’entrata in vigore dell’embargo – ha ricordato il presidente
della Coldiretti - le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno perso
oltre un miliardo per la chiusura una importante lista di prodotti
agroalimentari e il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e
salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.
Ancora una volta il settore agroalimentare è stato merce di scambio nelle
trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che
ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale. Si tratta di un
costo insostenibile per l’Italia e l’Unione Europea ed è importante che si
riprenda la via del dialogo con l’incontro Putin-Trump.
Sul tavolo dell’assemblea nazionale pure la questione
migranti. “In agricoltura trovano occupazione regolare 345mila stranieri
provenienti da ben 157 Paesi diversi – ha dichiarato Moncalvo - che sono una
componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso della
raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in
Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in
Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove a svolgere l’attività
di bergamini sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti
principalmente nella pastorizia. Solo con il lavoro regolare i migranti trovano
una collocazione nella società, evitano il rischio di cadere nelle mani della
malavita, sfuggono alla povertà, partecipano alla crescita delle comunità oltre
a pagare tasse e contributi. Per combattere il caporalato serve una
corresponsabilizzazione di tutta la filiera perché con i prodotti agricoli
pagati dall’industria e dalla distribuzione commerciale pochi centesimi le
imprese agricole oneste sono costrette a chiudere e a lasciare spazio
all’illegalità, ha affermato Moncalvo nel sottolineare che per spezzare la
catena dello sfruttamento occorre affiancare le norme sul caporalato con
l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate
dall’apposita commissione presieduta da Giancarlo Caselli”. In merito ai
recenti scandali alimentari, come quello della Listeria, il presidente della
Coldiretti ha infine sottolineato come “Con l’86% degli allarmi alimentari
scattati in Italia nel 2018 che dipende da prodotti stranieri occorre estendere
al più presto l’obbligo di indicare l’etichetta di origine a tutti gli alimenti
in commercio per evitare psicosi nei consumi e confinare più rapidamente
l’emergenza”.
ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento