“Il legame tra agricoltura, alimentazione e salute diventa
sempre più stretto”, dice il presidente Massimiliano Giansanti. Difendere la
nostra dieta mediterranea.
Confagricoltura ha accolto con soddisfazione i chiarimenti
da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulle iniziative in
corso per ridurre le malattie cardiovascolari e metaboliche attraverso una
serie di informazioni in etichetta.
L’Organizzazione agricola sottolinea, però, che i nostri
prodotti tipici (formaggi e olio d'oliva in primo luogo) non sono mai stati
oggetto di discussione, che riguarda esclusivamente gli ingredienti.
Relativamente al ricorso a strumenti di tassazione per
limitare l'uso di alcuni ingredienti (sale, zucchero, grassi), chiarisce
Confagricoltura, in uno studio diffuso lo scorso il 1° giugno, gli esperti
della Oms hanno ritenuto non idoneo questo strumento, considerato che le
patologie sono frutto di assunzione squilibrata dei diversi ingredienti sotto
esame, oltre che di stili di vita non sani. Inoltre, sono stati considerati
insoddisfacenti i risultati ottenuti nei Paesi dove l'aumento della tassazione
ha riguardato i consumi di zucchero. Da qui l'ipotesi di passare a metodi di
informazione in etichetta, ma senza obblighi giuridici immediati e diretti per
i paesi aderenti alle due organizzazioni internazionali. Infatti, è previsto il
varo di una dichiarazione politica.
“L’informazione del consumatore è tra le nostre priorità –
commenta il presidente Massimiliano Giansanti – ma deve essere corretta e fondata
sotto il profilo scientifico e nutrizionale. Per questo, non può essere basata
solo sulla presenza di taluni ingredienti. A questo punto, proponiamo la messa
a punto di un sistema di etichettatura a livello di Oms, anche per evitare
iniziative unilaterali a danno delle nostre produzioni”.
“Le iniziative dell’Onu e dell’Oms dimostrano quanto sia
sempre più stretto il legame tra agricoltura, alimentazione e salute – aggiunge
Giansanti -. Un legame che richiede sempre più attenzione; difendendo la nostra
dieta mediterranea, patrimonio universale dell’Unesco, riconosciuta tra le più
salutari recentemente anche dagli esperti dell’Università di Cambridge. Un
regime alimentare che prevede non solo l’assunzione di determinati prodotti, ma
anche una diversificazione degli alimenti e il rispetto di corrette quantità.”
L’Organizzazione agricola continua a seguire la discussione
in corso e ringrazia le delegazioni italiane all’ONU e alla Oms per il lavoro
che stanno svolgendo, per la giusta tutela del “Made in Italy” agro-alimentare
e della dieta mediterranea.
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