Controlli fitosanitari più rigorosi per evitare la
diffusione di patogeni pericolosi come la Sharka. Lo chiede Cia-Agricoltori
Italiani, dopo la notizia del rilevamento di pesche e albicocche con segni
evidenti della malattia in vendita in alcuni supermercati di Campania e
Basilicata.
Rimaniamo sconcertati da questi episodi -osserva Cia-. Il sistema
di controllo, per quello che è considerato un patogeno da quarantena, mostra
delle falle evidenti. A oggi, infatti, gli unici interventi possibili per
contenere il virus sono di tipo preventivo e consistono nell’estirpare
rapidamente i focolai di infezione in campo prima che la malattia diventi
endemica, oltre che impiegare materiale vivaistico sano. E’ chiaro, quindi, che
i Servizi fitosanitari regionali debbano svolgere un’attività intensa di
monitoraggio per verificare la presenza di infezioni su piante e frutti.
Analogamente, non si può consentire che il prodotto estero contaminato entri
nel canale distributivo con tale facilità. I segni della malattia sono peraltro
evidenti a occhio nudo, consistendo in maculature concentriche sui frutti.
Non gestire bene il rischio da organismi nocivi -continua
Cia- vuol dire esporre le aziende agricole a danni incalcolabili che incidono
su investimenti e reddito, sulla loro stessa sopravvivenza. E altre emergenze
attualmente presenti nel territorio nazionale ce lo dovrebbero insegnare.
Per questo la
prevenzione e i controlli, sia in campo che ai punti di ingresso del prodotto
estero, devono essere rigorosi per tutelare al massimo gli agricoltori. Da
tempo Cia-Agricoltori Italiani si batte perché anche in altri comparti esposti
a rischi fitosanitari crescenti, come quello agrumicolo, l’attenzione sia
sempre mantenuta alta. Auspichiamo che il nuovo Regolamento comunitario sulla
sanità vegetale consenta realmente di stabilire un nuovo approccio di reciproca
tutela tra Ue e Paesi terzi, anche attraverso liste di vegetali ad alto rischio
e che in futuro si investano maggiori risorse rispetto a quanto fatto finora
nei controlli, nell’aggiornamento degli ispettori fitosanitari e, soprattutto,
nella prevenzione.
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