Torna
a luglio la quattordicesima mensilità per quasi tre milioni e mezzo di
pensionati italiani con trattamenti al minimo o inferiori a mille euro. Una
boccata d’ossigeno e un risultato importante, frutto anche dell’impegno di
Anp-Cia, in prima fila in questi anni con manifestazioni in tutt’Italia e una
petizione popolare che ha raccolto oltre 100mila firme.
Secondo
l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, è necessario però che la
quattordicesima venga stabilizzata e diventi parte integrante della prestazione
pensionistica in essere. Una richiesta che Anp rilancia adesso al nuovo
Governo, assieme a una serie di istanze e proposte che hanno l'obiettivo di
restituire dignità e giustizia sociale a tanti anziani nel nostro Paese.
L’Anp-Cia
individua in particolare otto priorità da ridiscutere con istituzioni e
politica: le pensioni minime dovranno raggiungere almeno il 40% del reddito
medio nazionale come indicato dalla Carta Sociale Europea; si dovrà prevedere
un ulteriore aumento della “No Tax Area”, ovvero niente tasse sulle pensioni
fino al valore di tre volte le minime; serve modificare il meccanismo
d’indicizzazione delle pensioni con un paniere pensato sui reali consumi degli
anziani, cioè beni alimentari, trasporti, spese sanitarie e servizi. Inoltre,
per l’Anp, bisogna inserire gli agricoltori tra le categorie di lavoratori
impegnati in mansioni usuranti per usufruire dell’anticipo pensionistico senza
penalizzazioni; occorre incrementare la dotazione finanziaria del Servizio
sanitario nazionale e i fondi per la non autosufficienza; è necessario rendere
attivi i servizi socio-sanitari nelle aree rurali e montane del Paese e
realizzare una strategia di politica sociale volta alla valorizzazione del
ruolo attivo dell’anziano nella società.
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