Secondo i tecnici del Caf – Centro di Assistenza Fiscale di
Cia – Agricoltori Italiani Ferrara è positiva la proroga, ormai data per certa,
dell’obbligo di fatturazione elettronica per l’acquisto dei carburanti (benzina
e gasolio) da parte dei titolari di Partita Iva al 1° gennaio 2019. Una
richiesta fortemente sostenuta da Cia e da molte altre associazioni di
categoria nei mesi scorsi, per dare più tempo alle aziende che dovranno
adeguarsi a un sistema che scardina regole ormai consolidate.
Dal prossimo anno i produttori agricoli, dunque, dovranno
dichiarare un indirizzo Pec sul quale riceveranno le fatture in formato
elettronico emesse per l’acquisto di carburanti per l’autotrazione. Non avranno
accesso, invece, – ma non è ancora chiaro se le cose potranno cambiare nei
prossimi mesi – al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, un
sistema informatico che attualmente consente lo scambio di fatture tra un
soggetto e le Amministrazioni destinatarie. Se la fatturazione digitale sarà
quasi certamente prorogata, rimane l’obbligo di utilizzare unicamente strumenti
elettronici per i pagamenti, al fine di favorire la massima tracciabilità delle
transazioni.
“Il settore agricolo non può rimanere indietro sulla strada
della semplificazione e dell’utilizzo degli strumenti elettronici – commenta
Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara – ma bisogna essere
obiettivi e considerare la reale situazione delle aziende, dei lavoratori
agricoli stagionali e la loro capacità di adeguarsi. Non è un segreto che gli
operatori del settore agricolo abbiano un’età media molto alta e per loro
l’utilizzo di strumenti digitali non è immediato. Per ricevere le fatture
elettroniche e magari pagare con il servizio di home banking, servono: un
computer, un collegamento a internet – e sappiamo che il digital divide è
ancora forte in alcuni territori – conoscenze che non sono appannaggio di
tutti. Questo significa – continua Calderoni – che una buona fetta di
agricoltori dovrà quasi sicuramente utilizzare degli intermediari per la
gestione, facendo aumentare gli oneri per le aziende. La stessa cosa vale per i
pagamenti con mezzi elettronici, perché è vero che l’uso del contante per le
transazioni non è più la norma, ma è altrettanto vero che non tutti, in
particolare i lavoratori stagionali, soprattutto se extracomunitari, hanno la
possibilità di fare e ricevere un bonifico. Ovviamente la nostra associazione è
in prima linea per combattere l’evasione fiscale e la tracciabilità è
fondamentale. Sicuramente la nuova generazione di giovani agricoltori che sta
crescendo non avrà alcun problema, anzi troverà quasi obsoleti questi sistemi,
ma io voglio guardare alla situazione attuale, che non cambierà certamente tra
sei mesi. Sarebbe utile – conclude il presidente Cia – che queste norme
avessero una maggiore gradualità per dare la possibilità a tutte le aziende di
prepararsi nel miglior modo possibile, al fine di non incorrere in sanzioni.”
Fonte: Agricultura.it
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