Piace ai giovani il business del mondo agricolo e questo fa
bene all'Italia che si piazza al vertice in Europa per numero di aziende
condotte da under 35. E' infatti cresciuta del 5% nel primo semestre del 2018
il numero di imprese agricole italiane condotte da giovani che vedono nel Made in
Italy nuove prospettive, dai campi alla tavola. E' quanto emerge da un'analisi
della Coldiretti presentata al Forum Internazionale dell'Agricoltura e
dell'Alimentazione di Cernobbio.
L'Italia ha 55mila imprese agricole condotte da under 35,
una presenza - spiega Coldiretti - che "ha di fatto rivoluzionato il
lavoro in campagna dove il 70% delle imprese giovani opera in attività
multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla
vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, alle attività
ricreative, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e
tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l'agribenessere
e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili". Senza dimenticare
l'impegno a difesa della biodiversità con il 25% degli agricoltori custodi che
hanno salvato 311 prodotti e razze animali dal rischio di estinzione grazie ai
sigilli di Campagna Amica che è under 40. Il risultato è che - continua la
Coldiretti - le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie
superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75
per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.
L'agricoltura è vista quindi come un settore capace di
offrire opportunità occupazionali e di crescita professionale, tanto è vero che
oltre otto italiani su dieci (82,1%) sarebbero contenti se il proprio figlio
lavorasse in agricoltura, secondo un'analisi Coldiretti/Censis, dalla quale
emerge anche che appena il 5,4% delle mamme e dei papà sarebbe contrario a
vedere il figlio in campagna mentre il restante 12,5% non prende
posizione.(ANSA).
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