“La Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha votato
con una schiacciante maggioranza la messa al bando della pratiche commerciali
sleali nella filiera agroalimentare, dimostrando ancora una volta che l’Europa
non è il problema, ma la soluzione ai problemi.
In questo caso, abbiamo difeso contro le grandi piattaforme di acquisto
i consumatori e le aziende agricole e agroalimentari indipendentemente dalla
loro dimensione economica”. Lo annuncia con “orgoglio” Paolo De Castro (nella
foto), primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Ue e
relatore sulla proposta di vietare le pratiche sleali nella catena alimentare.
“Il voto della ComAgri (38 a favore, 4 contrari e 2
astenuti) è la dimostrazione – afferma De Castro – che quando in Europa si fa
squadra lavorando in modo costruttivo, si portano a casa i risultati: abbiamo
detto no alla cancellazione last minute degli ordini, ai ritardi nei pagamenti
ai fornitori, alle modifiche unilaterali dei contratti, ai mancati pagamenti ai
fornitori per la merce invenduta. Chi sta pagando il prezzo finale di queste
pratiche commerciali sleali? Tutti noi consumatori, che vediamo abbassare la
qualità del cibo che portiamo in tavola, ma anche i diritti sociali di chi li
produce”.
“Dopo il voto di ieri, il 22 ottobre la Plenaria del
parlamento validerà definitivamente i significativi miglioramenti da noi
inseriti nella proposta del commissario Hogan, dando avvio ai negoziati
inter-istituzionali che porteranno all’approvazione definitiva del testo entro
Natale” ha dichiarato De Castro. “Spetta ora alla Commissione europea e al
Consiglio dei ministri Ue fare la loro parte. Siamo convinti che non vorranno
perdere l’appuntamento con questa svolta cruciale”.
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