"E' calamità per l'agricoltura italiana con l'ondata di
maltempo che ha colpito l'Italia da Nord a Sud, con perdite per milioni di euro
per le coltivazioni e le infrastrutture nelle campagne". Emerge da un
primo monitoraggio sulle conseguenze delle tempeste di pioggia, vento e
grandine che hanno colpito dalla Lombardia al Lazio, all'Emilia Romagna,
dall'Abruzzo alla Sicilia con agrumi e ortaggi sommersi dall'acqua, muri di
contenimento distrutti, alberi abbattuti e torrenti straripati. Nel Lazio la
violenta grandinata, che si è abbattuta anche sulla Capitale, ha danneggiato le
serre di ortaggi nella fascia di Anzio, Nettuno, Pomezia e Ardea, mentre a
Palombara e Nerola la tempesta di ghiaccio ha distrutto le ultime olive che
erano sopravvissute alle gelate di primavera. ù In Sicilia le zone più colpite
sono quelle comprese fra Catania e Siracusa e quella intorno a Palermo ed Enna,
mentre in Emilia Romagna l'epicentro è a Bologna e in Romagna dove si trovano
frutteti. In Abruzzo gli agricoltori sono con il fiato sospeso per le colture
ancora in campo. La grandine è l'evento più temuto dagli agricoltori in questo
momento perché provoca danni irreversibili alle coltivazioni in prossimità
della raccolta e fa perdere un intero anno di lavoro in pochi minuti. L'Italia
- conclude la Coldiretti - si colloca tra i dieci Paesi più colpiti al mondo da
alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore e terremoti.(ANSA).
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