Unificare i testi in esame, con le disposizioni per lo
sviluppo e la competitività del settore, e approvarli quanto prima.
Le Proposte di legge che disciplinano la produzione agricola
secondo il metodo biologico sono di grande importanza e vanno nella giusta
direzione, poiché forniscono ai produttori strumenti organizzativi da tempo
attesi. Questa la posizione di Agrinsieme, illustrata in occasione
dell’audizione informale in Commissione Agricoltura della Camera sul tema con
disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e
agroalimentare e dell'acquacoltura ottenuta con metodo biologico.
“Tra questi strumenti ci sono ad esempio i distretti
biologici, che vengono indicati come una delle modalità organizzative per
sostenere la crescita del comparto, unitamente alla costituzione di reti, quali
contratti, tavoli di filiera e altre forme di aggregazione, come le
Organizzazioni Interprofessionali-OI e le Organizzazioni di Produttori-OP”,
spiega il Coordinamento, ricordando che “restano fondamentali l’aggregazione e
la capacità di fare sistema, perché solo con una capacità organizzativa
possiamo proteggere il rapporto fiduciario tra consumatore e impresa”.
“Si tratta, infatti, di strumenti di cui da tempo si è fatta
promotrice Agrinsieme, che vede nella costituzione di OI una tappa fondamentale
per mettere insieme la produzione con la trasformazione e la
commercializzazione”.
“L’aver individuato nell’innovazione e nella ricerca delle
priorità alle quali destinare le risorse del fondo per lo sviluppo
dell’agricoltura biologica rappresenta, poi, un elemento di positività delle Proposte
di Legge”, aggiunge il coordinamento, invitando ad indirizzare le attività di
ricerca sulle sementi, sui mezzi tecnici, sulle rotazioni e sulle tecniche di
agricoltura conservativa.
“I testi prevedono, inoltre, la redazione di un Piano
d’azione nazionale per l’agricoltura biologica (PNAB), strategico per la
pianificazione del comparto; tale piano deve essere strettamente connesso agli
strumenti e alle misure previste dalla Pac, con il necessario coordinamento
delle e istituzioni coinvolte”, suggerisce Agrinsieme.
“Per tutti questi motivi, auspichiamo che le Pdl vengano
unificate e che il relativo testo venga approvato in via definitiva quanto
prima”, conclude il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza
delle cooperative settore agroalimentare.
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