È impensabile, soprattutto per l’agricoltura biologica,
ridurre ulteriormente la quantità massima di prodotti fitosanitari a base di
rame utilizzabili annualmente per ettaro, senza peraltro lasciare agli Stati
membri la necessaria flessibilità di intervento in funzione di particolari
esigenze, quali le condizioni climatiche; una decisione di questo tipo, infatti,
sarebbe estremamente dannosa per le colture mediterranee, come la vite e
l’ortofrutta, per le quali l’uso dei composti rameici è centrale in funzione
della lotta alle patologie fungine e batteriche. Così il coordinamento di
Agrinsieme in una lettera inviata ai ministri della Salute Giulia Grillo, delle
Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio e
dell’Ambiente Sergio Costa in vista del voto, previsto il 23-24 ottobre, in
sede di Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i
mangimi dell’UE (SCOPAFF).
Nella lettera, firmata dal coordinatore Franco Verrascina,
il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura,
Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari esprime preoccupazione per
la procedura di rinnovo dell’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di
rame, il cui iter è attualmente in corso, e ribadisce la necessità che non
venga ulteriormente ridotto il limite di 6 kg per ettaro/anno, sia per
l'agricoltura convenzionale che, in particolare, per quella biologica.
Agrinsieme chiede inoltre che venga concessa la possibilità
di differenziare le dosi in relazione a specifiche fasce climatiche individuate
dall’Unione Europea, come già avvenuto per l’impiego dei solfiti.
Il coordinamento, che
è già intervenuta su questo argomento con lettera del 6 luglio 2018, ribadisce
la propria disponibilità a collaborare con i ministeri competenti, il mondo
scientifico e altri stakeholders, per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni strutturali
di medio periodo, come la ricerca di prodotti a basso impatto alternativi o
integrativi al rame, e la costituzione e il rilascio di varietà tolleranti o
resistenti alle malattie fungine.
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