“E’ indispensabile che il decreto legislativo relativo al
‘Codice Forestale’ venga varato in via definitiva dal prossimo Consiglio dei
Ministri; in caso contrario i tempi di approvazione rischiano di allungarsi;
bisogna evitare di vanificare molti degli sforzi che sono stati posti in
essere, con grande sinergia”. Lo
sottolinea Concezio Gasbarro, presidente della Federazione nazionale risorse
boschive di Confagricoltura, organizzazione che ha partecipato alla stesura del
testo normativo assieme alle altre della filiera Bosco-Legno, alle Regioni ed
ai ministeri Politiche agricole, Ambiente e Beni culturali. Sul testo si è
concluso l’iter parlamentare e si attende ora l’approvazione definitiva del
Governo e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
“Il ‘Codice Forestale’ – osserva il rappresentante
dell’organizzazione degli imprenditori agricoli - è fondamentale per il
recupero, la valorizzazione ed il rilancio dei boschi italiani, che hanno
bisogno di un assetto normativo innovativo. Solo con la sua entrata in vigore
si potrà attuare una gestione attiva, continua e sostenibile del patrimonio
boschivo, consentendo così anche la ripresa degli investimenti nel campo
dell’innovazione dei processi e dei prodotti della selvicoltura e coniugando,
in ultima analisi, gli aspetti economico-produttivi con quelli
ambientali-protettivi dei sistemi forestali”.
“Occorre pure attivare le iniziative utili a prevenire le
cause di incendi e fitopatologie che
sempre più spesso colpiscono i boschi italiani e ad assicurare la funzione
indispensabile di difesa del territorio ed in particolare dai fenomeni di
dissesto idrogeologico – prosegue Gasbarro -. La prevenzione è fondamentale dal
momento che l’abbandono delle tradizionali attività silvicole, le mutate
condizioni climatiche e le modifiche nell'uso del suolo stanno rendendo le
superfici forestali sempre più vulnerabili. In particolare le aree più a
rischio degli incendi sono sia quelle di riserva integrale dove non si fa
prevenzione (pulizia del sottobosco, diradamento, fasce tagliafuoco), sia i
pascoli marginali abbandonati con presenza di piante e arbusti spontanei. I
costi ambientali, sociali ed economici sono ingenti ed i danni di lunghissima
durata, dal momento che occorrono decenni per ripristinare un bosco nella
pienezza delle funzioni, sia per l’uso silvicolo sia come ‘serbatoio di
carbonio’”.
“Il Codice Forestale – conclude il presidente della Federazione nazionale
risorse boschive di Confagricoltura - ha l’ambizione di valorizzare
professionalità e saperi legati alla gestione delle foreste in un contesto di
sostenibilità ambientale, economica e sociale tale da garantire azioni di
salvaguardia del territorio, ma anche in grado di generare occupazione,
imprenditorialità e tutela delle risorse naturali in molte aree del sistema
Paese”.
Nessun commento:
Posta un commento