Sono troppe le “molestie” che un giovane che vuole fare
impresa in agricoltura – denuncia Coldiretti Puglia - si trova costretto a
subire. Aspettare oltre due anni, e la situazione si aggrava nelle aree colpite
dalla Xylella, per poter trasformare il proprio sogno in attività
imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il
destino di un’impresa giovane, sottrae ricchezza alla Puglia e all’Italia. “La
voglia dei giovani pugliesi di investire in agricoltura – spiega il Presidente
di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - è testimoniata dal numero di domande
presentate per il primo insediamento e il pacchetto giovani, 5000 richieste per
un bando pubblicato il 28 luglio 2016 e tenuto aperto per 2 anni, perché non
era pronto il portale per perfezionare le domande e a marzo 2018 non è ancora
stata aperta l’istruttoria. Un esercito di giovani talenti pronto ad investire
che si è trovato dopo 24 mesi davanti all’ennesima delusione, a restare esclusi
dai finanziamenti perché non ci sono soldi. Una aspettativa tradita per
l’ennesima volta dalle scelte di gestione della macchina amministrativa, un gap
burocratico che poteva essere superato dalla piena applicazione della
semplificazione amministrativa, attraverso la delibera di applicazione dei
‘SuperCAA’, attuabile da tutte le forze di rappresentanza. Chi era nella
condizione di insediarsi nei 12 mesi prima della emanazione dl bando, chi
rischiava di avere 40 anni nelle more dei ritardi, chi ha voluto, comunque,
insediarsi per effettuare acquisti e investimenti, è stato costretto a farlo,
senza alcuna certezza sull’effettiva finanziabilità del progetto”.
“Serve un immediato e deciso cambio di passo – aggiunge il
Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - perché a distanza di 4 anni
dall’avvio del PSR, al netto delle difficoltà delle fasi di partenza,
strutturali e strumentali, da noi denunciate già nel giugno del 2017, la spesa
resta ai minimi termini e sono rimasti esclusi migliaia di giovani che
immaginavano di lavorare in agricoltura. PSR e mancata semplificazione
amministrativa sono le due facce della stessa medaglia, perché manifestano
sordità della Pubblica Amministrazione e l’opacità della burocrazia impedisce
lo sviluppo e la crescita sana e veloce delle iniziative imprenditoriali”.
Fonte: Coldiretti Puglia
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