"ll finanziamento di oltre 155 milioni di euro ai GAL
fu deciso dal partenariato economico e sociale, e anche da Coldiretti prima del
mio insediamento. E di ciò si conserva traccia in uno specifico verbale. Sul
fatto che la Misura dei GAL fosse una priorità si desume da ulteriori documenti
partenariali sottoscritti anche dal presidente Cantele. Che Coldiretti credesse
ai progetti dei GAL lo testimonia il fatto che è socia di molte delle 23
strutture regionali e che in una parte considerevole di essi circa 12 abbiano
designato propri consiglieri di amministrazione e presidenti".
"Cambiare idea oggi è legittimo – prosegue - ma è
strano all'improvviso perdere la memoria e voler ripetutamente spostare il
problema di scelte fatte assieme, ormai da qualche anno, solo su questo
Assessorato che diligentemente ha solo dato seguito agli accordi assunti".
"Esiste sicuramente il tema dell'insufficienza delle
risorse necessarie per la misura 4.1, dedicata agli investimenti strutturali
delle imprese agricole, e per il Pacchetto giovani, la 6.1, ma correttezza
vorrebbe – chiarisce di Gioia - che le proposte avanzate fossero, alla data di
oggi, praticabili e frutto di un dialogo propositivo e leale. Non certo
l'argomento di una sequenza ripetitiva di comunicati incalzanti e minacciosi.
Ho dato piena disponibilità a una rimodulazione perché trovo legittimo mettere
il massimo delle risorse sui punti di eccellenza del nostro PSR".
"Trovo anomalo, però, che ciò debba essere fatto sotto
la pressione mediatica e il tutto debba essere celebrato alla presenza dei
potenziali beneficiari che vengono invitati e accompagnati in pullman sotto la
Regione Questa modalità è più o meno simile a una situazione nella quale un
ipotetico imprenditore, non risultando vincitore di una gara d'appalto,
effettuasse un sit-in proprio sotto la sede della stazione aggiudicante al fine
di risultare poi finanziabile grazie allo scivolamento delle graduatorie".
Quanto al consigliere Marmo che, a nome di Forza Italia ha
ripreso per usi politici la questione dimissioni dei rappresentanti designati
da Coldiretti dai GAL, rivolgo l'appello a una sorta di solidarietà tra
assessori all'Agricoltura, anche se di periodi diversi. Egli sa bene quanto è
difficile amministrare una delega così delicata. E quanto anche le migliori
capacità e intenzioni spesso possono non portare al miglior risultato. Penso,
solo quale esempio, alle conseguenze delle decisioni che furono assunte da lui
sui consorzi bonifica. A Marmo dico che il PSR non è fermo, che le istruttorie
sono in corso e che i nostri dipendenti e dirigenti stanno lavorando con grande
impegno, pur in presenza di una oggettiva difficoltà amministrativa, facendo
un' attività difficile con onore e dignità per risolvere un problema
complicato. Ricordo che a fronte di decine di migliaia di domande la dotazione
finanziaria assegnata alla Puglia può soddisfare solo poche migliaia di
beneficiari".
"Detto questo, voglio comunque cogliere il buono che
viene da queste sollecitazioni: il desiderio di un'agricoltura forte e
competitiva. Un desiderio mio ma comune a chi condivide lo stesso spirito e la
stessa volontà di una grande Puglia agricola. Per questo convocherò il ‘tavolo
verde' per il giorno 5 aprile prossimo, a cui saranno chiamate, come sempre,
tutte le rappresentanze agricole datoriali regionali per verificare in ogni
modo come riprogrammare il piano finanziario del PSR. Nel contempo trasmetterò
alla struttura tecnica dell'Assessorato, che per il 5 aprile relazionerà, la
richiesta di Coldiretti. Non vorrei che alla fine si stesse litigando con tanta
enfasi e partecipazione mediatica su una questione giuridicamente irrealizzabile".
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