Nei
giorni scorsi si è tenuto il previsto tavolo di filiera dei cereali, che
puntualmente Confagricoltura presidia.
Diversi
e importanti i temi affrontati, tra i quali le intenzioni di semina (così come
elaborate dal Mipaaf in collaborazione con l’ISTAT) che riguardano per alcuni
limitati aspetti anche i comparti delle proteoleaginose e del riso.
Di
seguito i punti salienti emersi durante i lavori.
Intenzioni
di semina raccolti 2018
Sono
stati presentati i dati sulle intenzioni di semina.
In
sintesi si registrano un aumento rispetto ai raccolti 2017 delle previsioni di
semina per il frumento tenero (+4,5% con punte del +5,8% nel Nord Est); un calo
dell’1,8% delle superfici a grano duro (pur con un aumento del 6,1% delle
semine nel Nord Est e del 9,4% nel Nord Ovest cui avrebbe fatto fronte una
riduzione delle superfici seminate al Sud e Isole del 3,1%); un calo dell’1,7%
della superficie a mais e del 4,5% delle superfici a riso. Rilevante anche il
calo delle previsioni di semina per girasole (-7,6%) soprattutto concentrato
nell’Italia centrale (-11,8%); per la soia il calo è più contenuto (-1,4%).
Non
concorde il parere sull’andamento produttivo per il frumento duro che, anche se
basato su dati provvisori, sembra improntato ad un aumento delle produzioni in
particolare in Basilicata e Puglia.
Per
quanto riguarda il mais, il dibattito ha evidenziato la crisi del comparto con
una produzione che ormai è calata nell’arco degli ultimi anni del 50%. Da parte
di tutti è emersa l’esigenza di convocare il tavolo tecnico della filiera per
affrontare questo declino della coltivazione, che è pur sempre la prima
coltivazione cerealicola per quantità di produzione. Tra le problematiche da
affrontare (è stata preannunciata la presentazione di un documento di filiera
condiviso) riguardano anche le misure di ricerca e innovazione.
Di
un certo rilievo la presentazione dei risultati della Rete Qualità Mais sul
monitoraggio delle micotossine per la campagna 2017 da cui risulta che la
granella di mais è regolarmente contaminata da fumonisine in quantità variabile
in funzione dell’andamento climatico. Nelle annate calde e siccitose, come nel
2015, si aggiungono le fumonisine, mentre in quelle fresche e piovose, come nel
2014, aumenta la presenza di DON e ZEA. Si riscontra quindi una influenza
notevole del clima sulla qualità igienico sanitaria del mais.
Andamento
dei prezzi
Interessante
anche l’esame degli andamenti dei prezzi dei cereali negli ultimi tre anni
(2015, 2016 e 2017), in particolare le medie annuali che ha evidenziato:
- un
calo costante dal 2015 al 2017 delle quotazioni per il frumento duro
- un
calo nel 2016 e poi una certa ripresa per il frumento tenero
- un
aumento tra il 2015 e gli anni successivi delle quotazioni del mais
- ed
una tendenza esattamente inversa per l’orzo rispetto al granturco.
Infine,
nella presentazione relativa alle “Questioni orizzontali dell’OCM”, si
evidenzia la diapositiva n. 12 che elenca le OP riconosciute in Italia per i
settori di cereali (nove in tutto) e per il riso (sei OP).
Per
ulteriori informazioni e approfondimenti: vegetal@confagricoltura.it ;
06.6852.223.
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