Preoccuparsi di innaffiare ogni giorno, sporcarsi le mani di
terra, toccare le foglie più belle e staccare quelle secche, vedere le api, le
coccinelle e le farfalle sul mio balcone mi ha fatto riscoprire cosa vuol dire
il rapporto con la terra e la natura, anche se abito in città. Vedere crescere,
fiorire e fare frutti le mie piante mi ha regalato tanto buonumore e un’
insolita sensazione di realizzazione personale. L’ortoterapia è tutto questo e
molto di più.
“Chiunque ama e capisce un giardino,vi troverà dentro della
gioia” recita un proverbio cinese! Saggia verità! Con la versione casalinga
dell’ortoterapia si ottengono buoni risultati, ad esempio, su depressione e
ansia. Le piante, infatti, sono un potente antistress e prendersi cura
quotidianamente anche solo di pochi vasi sul davanzale della finestra, sul
balcone o sul terrazzo mette in moto tanti muscoli dell’organismo, rallenta il
battito cardiaco, ossigena il cervello ma soprattutto libera la mente dai
pensieri negativi.
L’ortoterapia vera e propria è nata negli Stati Uniti grazie
all’intuizione di Roger Ulrich che notò come i pazienti in cura presso un
ospedale della Pennsylvania guarivano più rapidamente se la stanza in cui erano
ricoverati era esposta sul grande giardino della clinica. Ulrich capì che un
giardino armonico e ben curato poteva lenire un po’ il dolore e favorire a
livello psicologico il processo di guarigione.
Dopo questo primo passo, compiuto a cavallo degli anni
70’-80’, sono stati fatti diversi studi ed esperimenti su giovani, anziani,
disabili, pazienti psichici, riscontrando sempre ottimi risultati. Chi si
prendeva cura di un orto aumentava l’autostima personale e la capacità di
lavorare sia in autonomia e in gruppo. La American Horticultural Therapy
Association, un’associazione che attualmente negli Usa si occupa di
ortoterapia, promuove questa tecnica alternativa per tutte le persone ansiose e
depresse, affiancandola alle normali terapie mediche. Ma l'ortoterapia si sta
diffondendo anche in altri paesi: Canada, Australia, Giappone, Germania,
Inghilterra e piano piano anche in Italia.
Penso che tanta gente si sentirebbe più in forma (quantomeno
sarebbe un pochino più tranquilla e rilassata) se avesse affianco una pianta o
meglio ancora un bel giardino casalingo dove poter piantare e prendersi cura di
‘qualcosa’ o ‘qualcuno’ che è altro da sè…
Del resto “dimenticare come scavare la terra e prendersi cura del suolo
è dimenticare noi stessi” diceva Gandhi…
Sono davvero molti i vantaggi fisici e psichici derivanti
dalla lavorazione della terra. L’ortoterapia infatti non ci viene in aiuto solo
per contrastare lo stress, ma anche per disturbi più gravi come la depressione.
Inoltre è un’attività che può essere svolta davvero da tutti, giovani e
anziani, disabili e normodotati. Tutti possono trarre benefici e vantaggi dal
prendersi cura di piante e dallo stare a contatto con la Natura. Svolgere
lavoretti come questi aiuta l’inclusione sociale e la relazione tra le persone.
Gli Ospiti, assistiti dal personale qualificato e all’’interno di progetti dedicati,
svolgono mansioni come la semina, la raccolta dei frutti e dei fiori, vale a
dire tutte quelle attività che stimolano l’’olfatto, la vista, il tatto o
l’’udito
e incrementano capacità e competenze.
Coltivare un orto, un giardino o delle piante dona grandi
soddisfazioni. Serve amore, cura e dedizione per far crescere le piante e i
fiori sani e vederli in salute dona grande soddisfazione.
Scopriamo insieme alcuni degli aspetti più importanti dell’’ortoterapia,
per stare meglio con se stessi, con gli altri e con la natura:
– stimola la motricità: gli Ospiti, essendo impegnati nella
cura delle piante e nel loro mantenimento, sollecitano il movimento e il
coordinamento;
– viene migliorata la capacità di apprendimento in quanto,
ricordare i nomi delle piante, imparare delle nozioni ad esempio, sulla semina
o sulla cura di una specifica pianta, incrementano l’apprendimento e la
memoria;
– viene rafforzata l’autostima. L’Ospite, grazie al suo
ruolo attivo sulla pianta, ne vede l’andamento e i frutti che il suo lavoro
porta;
– come accennato in precedenza aiuta molto la
socializzazione e non fa sentire gli Ospiti soli. Le persone sono inserite in
un contesto dove viene perseguito un intento comune e svolgono attività
condividendo spazi, strumenti, obiettivi.
Avere le mani occupate nella terra, nella pratica di
accudire fiori e piante porta ad allontanare i pensieri negativi, a rilassare
la mente e il corpo e a prendere responsabilità verso gli esseri viventi che si
coltivano. L’ortoterapia, inoltre, sviluppa la pazienza nell’aspettare i
momenti giusti e consoni alle varie fasi di crescita per avere la raccolta del
prodotto o semplicemente per godere della bellezza di un fiore o di una pianta.
I benefici, come l’autostima e la fiducia in se stessi per le capacità
acquisite e le scelte fatte, vengono ripagati dalla pianta stessa che crescerà
sana e forte.
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