mercoledì 1 agosto 2012

Inflazione: a luglio frutta e verdura raffreddano i prezzi.


"A luglio rallenta la corsa dell'inflazione e gran parte del merito va al calo mensile dei prezzi degli alimentari freschi (-2,4 per cento), cioè quelli prettamente agricoli come frutta e verdura. E questo nonostante le difficoltà del settore, che sta scontando pesantemente gli effetti della siccità sui campi con un ‘taglio' dei raccolti e un aumento dei costi di produzione per irrigazione e bolletta energetica". Lo afferma la Cia commentando i dati provvisori sui prezzi al consumo diffusi ieri dall'Istat. Anche il carrello della spesa frena, ma resta comunque troppo caro per le tasche degli italiani, spiega la Cia. "Nonostante la riduzione del tasso di crescita tendenziale (4 per cento) - con una decelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto a giugno (+4,4 per cento) - il paniere dei prodotti più acquistati dalle famiglie rimane ancora su valori molto alti, anche rispetto al tasso d'inflazione (+3 per cento). Con effetti disastrosi sulla capacità di spesa e quindi sui consumi, crollati già del 2 per cento". A luglio, tra i prodotti al bancone alimentare del supermercato, a "riscaldarsi" di più nel confronto con lo stesso periodo del 2011 c'è il pane (+2,2 per cento) e il vino (+3,9 per cento). "Invece - sottolinea la Cia - restano assolutamente a buon mercato i prodotti freschi: rispetto a un mese fa, i prezzi della frutta sono diminuiti dell'8,8 per cento e quelli della verdura hanno subito un ribasso del 4,9 per cento".

Nessun commento:

Posta un commento