venerdì 21 dicembre 2012

FOGLIE TV - "Scienze a parte" il progetto al Liceo Scientifico Majorana ...



Il mondo della ricerca scientifica e dell'innovazione entra nella scuola. Con il progetto "Scienze a parte", il liceo scientifico Ettore Majorana,  di Mola di Bari, in collaborazione con Innovative Solutions, azienda spin off del Politecnico e il  dott. Silvio Valzani,  portano tra i banchi lo studio relativo alle nuove tecniche di comunicazione scientifica nel settore ortofrutticolo.
Durante il corso in primo piano la comunicazione tra ricerca, operatori del settore e consumatori, per mettere a contatto diretto gli studenti del liceo con indirizzo "scienze applicate" con il mondo dell'innovazione tecnico-scientifica, i quali hanno mostrato grande interesse e partecipazione, oltre ad una buona preparazione tecnica.

Etichette equivoche. Le arance fanno bene, ma senza manipolare i consigli nutrizionali


Non giriamoci troppo intorno: l’etichetta è parte del marketing ed è pensata per vendere il prodotto. Alcune possono dare molte informazioni, altre poche; ci sono quelle con una grafica ricercata e quelle dai colori vivaci.
Tutte però, oltre alle indicazioni obbligatorie per legge, inseriscono testi, immagini e tabelle per raggiungere nella maniera più efficace il consumatore. In questo variegato mondo delle etichette è facile imbattersi in messaggi curiosi e frasi non sempre felici.
 Sull’etichetta di questa confezione da 5 chili di arance acquistata al supermercato si legge: "la Commissione Alimentazione e Salute del Food and Nutrition Board (National Reseach Council, USA) (...) raccomanda di - Mangiare ogni giorno cinque o più razioni di una combinazione di ortaggi e agrumi". In realtà il consiglio corretto è di "Consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno".
Provate a pensare se al posto delle arance ci fosse stata una cassetta di broccoli: sull'etichetta ci sarebbe stato scritto "Consumare cinque porzioni di broccoli e frutta al giorno"?

Il Movimento dei Forconi in Puglia


Il Movimento dei Forconi sbarca in Puglia. In un dibattito a Noci organizzato da un gruppo di allevatori e agricoltori sulle problematiche che affliggono il settore, Mariano Ferro leader del movimento dei forconi ha raccontato all'assemblea l'esperienza del suo movimento in Sicilia, dove è nato ed ha cominciato ad operare per cercare di migliorare le condizioni economiche di molti addetti al settore primario. "Quando abbiamo constatato che anche con l'avvento al Ministero delle Politiche agricole del nostro corregionale Saverio  Romano - dichiara Ferro - le cose non cambiavano abbiamo deciso di costituirci in questo movimento per cercare di far valere le nostre istanze in un momento di grave crisi per il settore agricolo. Abbiamo intenzione di porre una vera e propria "questione Meridionale" consapevoli che agricoltura e turismo siano i settori vitali per la Sicilia come per la Puglia e che quindi devono essere valorizzati". Nel dibattito è emersa, fra tutte, la problematica dello scarso prezzo del latte alla stalla.  Ci sono aziende zootecniche costrette a sottoscrivere contratti di vendita a 0,38€ al litro. Con questo prezzo le aziende non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione. L'intervento dei "Forconi" è stato  finalizzato a coinvolgere anche la Puglia, in una grande manifestazione che si terrà a gennaio e che interesserà tutto il Sud Italia.

Mercatini di Natale a Cisternino


Il GAL Valle d’Itria vi invita a vivere l’esperienza di gusto, storia e tradizione nella suggestiva cornice di Corso Umberto a Cisternino. Una distesa di piccoli gazebi, vestiti a festa per l’occasione del Natale, sono pronti ad ospitarvi. Parola d’ordine è lasciarsi coccolare dalla semplice ricchezza delle prelibatezze locali: le mozzarelle e i formaggi del bianco latte della Murgia dei trulli, i capocolli ed i salumi degli allevamenti zootecnici nostrani, il nettare di Bacco delle distese di coltivazioni di viti, il miele dei certosini allevamenti di api in valle che rendono unici i dolci della tradizione natalizia. Ghiottonerie che promettono di ammaliare l’olfatto, incantare la vista e soprattutto soddisfare il palato! Non mancano inoltre le produzioni artigianali di alta qualità legate al periodo natalizio: saponi a base di olio e.v.o. ed essenze naturali e candele. Tante piccole occasioni per piccoli pensieri natalizi.
La vera forza dell’iniziativa è racchiusa nei produttori: Valcoop e C.A.V.I. per le produzioni lattiero casearie, il Frantoio d’Amico, Trecolline e Masseria Giummetta per l’olio biologico ed i pomodori regina, Santoro e Masseria Calongo per i salumi ed prodotti tipici, Remix per i prodotti biologici, Consorzio per lo sviluppo rurale Valle d'Itria per lo spumante rosè , UPAL che unisce i produttori locali di vitigni autoctoni, Sapori dell’antica Terra per le conserve e Sole di Puglia per i dolci tradizionali. Infine I saponi di Anita e la Cooperativa Sociale Eureka per i piccoli doni natalizi hand made.

mercoledì 19 dicembre 2012

Agricoltura sempre più rosa 300mila le donne manager nei campi


Un'impresa agricola su 3 (29%) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente il loro peso all’interno del settore agricolo dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011.
Aumentano le donne manager in agricoltura dove salgono a 294.618 le titolari, amministratrici o socie di aziende, in controtendenza rispetto alla crisi economica generale che vede una diminuzione dei loro colleghi maschi. è quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al terzo trimestre del 2012 rispetto a quello precedente che registra anche un aumento del 3% delle assunzioni di lavoratrici dipendenti nel settore. L'occasione per fare il punto sulle 'quote rosa dell'agricoltura” è la consegna al ministero delle Politiche agricole del premio De@Terra promosso dall'Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura alle imprenditrici agricole della Coldiretti che si sono distinte per creatività ed innovazione.
 Sulla base dell'analisi Coldiretti su dati Unioncamere, Inps e Istat, quasi una impresa agricola su tre (29%) è condotta dalle donne che hanno aumentato progressivamente nel tempo il loro peso all'interno del settore agricolo dove hanno trovato occupazione come dipendenti ben 406mila lavoratrici nel 2011. La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne. Un impegno che è infatti particolarmente rilevante nelle attività più innovative e multifunzionali come dimostra il protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio. L'ingresso progressivo della presenza femminile nell'agricoltura italiana - continua la Coldiretti - ha certamente dato un forte impulso all'innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la crescente attenzione al benessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l'adozione di piante e animali on line  e tante altre innovazioni in rosa che le aziende vincitrici, diffuse in diverse tutte le regioni, hanno come peculiarità.

La crisi non ferma la qualità certificata Italia in testa per Dop, Igp e Stg


Secondo il Rapporto Qualivita Ismea 2012, in Europa l’Italia è il Paese con più Dop, Igp e Stg registrate: in tutto 248 contro le 192 della Francia e le 161 della Spagna. A guidare al classifica italiana il Parmigiano seguito dal Grana Padano Dop e a pari merito dall’Aceto Balsamico di Modena Igp.
È il Parmigiano Reggiano Dop a pari merito con il Grana Padano Dop, a guidare la classifica dei consumi dei 248 prodotti italiani a denominazione d'origine, seguito dall'Aceto Balsamico di Modena Igp. Lo indica il decimo Rapporto Qualivita Ismea 2012 sulle produzioni agroalimentari Dop, Igp e Sgt che analizza e interpreta i fenomeni del comparto della qualità certificata. Notevoli i suoi numeri: un volume di produzione di 1,3 milioni di tonnellate (34% all'estero, soprattutto carni e formaggi), con un fatturato di 6,5 miliardi di euro alla produzione e 12 al consumo che vede coinvolte 85mila aziende. È un patrimonio prezioso che ci pone in cima alla classifica europea con 248 denominazioni (154 Dop, 92 Igp e 2 Stg) prima di Francia (192) e Spagna (161) e che va tutelato soprattutto nei mercati esteri contro le sofisticazioni e le imitazioni. «Molto è stato fatto negli ultimi 20 anni - ha detto il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania - da quando sono state affrontate a Bruxelles battaglie durissime. C'era allora una forte resistenza e mancava del tutto la percezione di quanto fosse importante promuovere la qualità. Tutto il sistema ruota intorno a questo concetto e il quadro si è consolidato fino a raggiungere il traguardo del Pacchetto Qualità. Ma molto resta ancora da fare contro le contraffazioni, specialmente nei mercati dei Paesi Terzi dove alcuni comportamenti illeciti non sono neppure punibili».