venerdì 30 giugno 2017

Susine. Calorie, proprietà e benefici per la salute

L'estate è la stagione delle susine. A seconda delle varietà maturano a luglio o ad agosto, ma troviamo alcuni tipi di susine anche a settembre. Vi avevamo già parlato delle varietà delle susine. Ora ci soffermiamo sulle loro proprietà benefiche e sulle calorie che contengono.
Proprietà delle susine
Di solito si parla di susine in riferimento ai frutti freschi e di prugne quando si intendono i frutti essiccati. Entrambe le versioni delle susine sono comunque ricche di proprietà benefiche. Una delle proprietà principali delle susine è rappresentata dalla loro ricchezza di vitamina A e di fibre.

La vitamina A è importante per proteggere la pelle e gli organi del nostro corpo dall'invecchiamento precoce e dall'azione dei radicali liberi. Assumere frutti ricchi di vitamina A come le susine ci ripara anche dagli eventuali danni causati da un'eccessiva esposizione al sole.

Da questo punto di vista è importante ricordare che l'estate ci offre numerosi frutti e ortaggi amici della pelle. Non dimentichiamo durante questa stagione di consumare, oltre alle susine, pesche, melone, carote e albicocche se vogliamo esporci al sole proteggendo la pelle dall'interno.

Il contenuto di fibre delle susine le rende molto utili per regolare l'attività dell'intestino. Oltre che di fibre, le susine sono ricche d'acqua, di vitamine e di sali minerali benefici per l'organismo. Infatti le susine non contengono soltanto la vitamina A ma anche vitamina C e vitamine del gruppo B.

Per quanto riguarda i sali minerali, le susine contengono molto potassio, una sostanza davvero importante per mantenere regolare la pressione sanguigna, soprattutto in caso di ipertensione, e per prevenire i crampi muscolari. Tra i sali minerali presenti nelle susine, oltre al potassio, troviamo anche magnesio, calcio e fosforo.
Calorie delle susine
Le susine sono un frutto mediamente calorico. Come altra frutta – tra cui troviamo, ad esempio, le pesche e le mele – contengono circa 35 calorie ogni 100 grammi di prodotto fresco. Una singola susina fornisce circa 30 calorie. Se seguite una dieta che preveda il conteggio delle calorie, dovreste riuscire ad inserire facilmente le susine nella vostra alimentazione, magari a colazione o per uno spuntino salutare.

Benefici per la salute delle susine
Le susine sono note soprattutto per la loro azione lassativa. Se i problemi di stitichezza sono causati da uno scarso apporto di fibre nella dieta, il consumo di susine fresche ma anche di prugne secche può essere d'aiuto da questo punto di vista. Il consiglio è di consumare le susine la mattina ancora a stomaco vuoto prima di fare colazione per beneficiare del loro effetto regolatore dell'intestino.

Le susine sono frutti rimineralizzanti e energizzanti. Vengono consigliate in caso di anemia e di astenia. La loro ricchezza d'acqua le rende molto utili in estate, quando per via della sudorazione più abbondante il rischio di disidratazione si innalza. Ecco perché le susine sono davvero un toccasana, ancora di più quando le abbiamo a disposizione di stagione. Per dissetarci grazie alle susine possiamo preparare un frullato salutare, magari abbinandole alle albicocche o al melone estivo.

Dal punto di vista delle fibre, le susine contengono sia fibra solubile che fibra insolubile. Queste fibre non solo favoriscono la regolarità intestinale ma contribuiscono anche ad abbassare i livelli di colesterolo e tengono sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Come fonte di calcio e fosforo, le susine aiutano il nostro organismo a mantenere in salute sia i denti che le ossa.

Quando le susine non saranno più di stagione e avrete bisogno di arricchire la vostra dieta di fibre, orientatevi sulle prugne secche, che potrete mettere in ammollo in un bicchiere d'acqua alla sera per poterle consumare la mattina successiva.


L'intestino beneficerà sia delle prugne come alimento che dell'acqua in cui saranno rimaste immerse, che potrete assumere come bevanda al mattino o durante il giorno, meglio se a stomaco vuoto o comunque lontano dai pasti principali.

Adotta un orto biologico, sharing economy arriva in campagna

Dopo auto e case, la sharing economy arriva in agricoltura. Con un invito ad avvicinare una metropoli come Roma alla sua cornice di campagna romana che ne fanno ancora uno dei Comuni più verdi d'Europa. E' in via Tiberina 178 a Roma il progetto di Arianna Vulpiani, quarantenne imprenditrice agricola, che ha investito idee ed energie per sperimentare una nuova formula di orto biologico dedicato alle famiglie che vogliono adottare un pezzetto di terra coltivata bio. "BioFarm Orto è un progetto innovativo - sottolinea l'imprenditrice associata a Confagricoltura - dedicato a chi vuole mangiare ortaggi sani e biologici. La formula è semplice "affitti una porzione di orto di Arianna, lei lo coltiva e tu raccogli i tuoi ortaggi direttamente dal tuo spazio, senza alcuno sforzo".

Il risultato è cibi sani, sicuri, gustosi, esclusivamente stagionali e sostenibili. BioFarm Orto, a differenza di altre esperienze simili non consegna a domicilio, vuole ricreare il contatto con la terra e con i suoi frutti 'obbligando' gli ortisti ad andare sul proprio orto con la propria cassetta da riempire, ma senza la fatica della coltivazione. "Ho deciso di differenziarmi da altre aziende che fanno la vendita diretta anche a domicilio - spiega Arianna- perché sono convinta che vedere crescere e raccogliere le proprie verdure, oltre a dare una grande soddisfazione personale, sia un'esperienza educativa anche per i bambini che accompagnano spesso i loro genitori".


In ogni orto è collocato un cartello realizzato dalla famiglia proprietaria dell'orto con il proprio nome e il nome che ha voluto assegnargli. In tutto Arianna ha, nei tre ettari coltivati, 58 orti tra grandi (100m) e piccoli (50m) che sono stati tutti affittati perché il progetto ha riscosso da subito un buon successo. Anche l'affitto degli orti è stagionale, per lasciare più liberi gli ortisti di decidere se continuare o meno la loro esperienza. Oltre alle famiglie, tra gli ortisti di BioFarm c'è un asilo nido di Fiumicino, alcuni chef e una rivista di cucina. Le donne ortiste sono più degli uomini e la fascia d'età più interessata è quella compresa tra i 30 e i 50 anni. Tutti possono controllare il proprio orto 24 ore su 24 tramite l'app "BioFarm Italy", che permette di seguire le varie fasi di maturazione degli ortaggi e decidere così quando raccoglierli.

CIA Puglia alla Regione: “Più carburante agevolato per gli agricoltori”


Gli agricoltori pugliesi necessitano dell’assegnazione supplementare di carburante ad accisa agevolata. E’ quanto ha richiesto ufficialmente la CIA Agricoltori Italiani della Puglia all’assessore regionale all’agricoltura Leonardo Di Gioia. La richiesta è stata inoltrata e motivata ufficialmente attraverso un documento nel quale il presidente regionale di CIA Puglia, Raffaele Carrabba, spiega come le aziende agricole, a causa delle differenti avversità atmosferiche verificatesi sul territorio pugliese dall’inizio dell’anno, siano state costrette a operare un numero maggiore di azioni tecnico-culturali come arature, trattamenti fitosanitari e interventi irrigui per salvaguardare le coltivazioni, le produzioni ortofrutticole e il patrimonio zootecnico. Le gelate in inverno e la siccità di questo inizio d’estate hanno causato un maggiore dispendio di carburante per gli interventi tecnico-culturali straordinari compiuti dagli agricoltori. Anche il riscaldamento delle serre e delle strutture di ricovero del bestiame, durante un inverno particolarmente rigido in Puglia, ha comportato un incremento non preventivabile della “bolletta energetica” che ha pesato, e non poco, sulle economie delle aziende agricole pugliesi. “Il nostro auspicio è che la richiesta possa essere prontamente accolta dalla Regione Puglia”, ha spiegato Raffaele Carrabba, “proprio in virtù della eccezionalità degli eventi atmosferici che hanno comportato una serie di pesanti disagi agli agricoltori”.

giovedì 29 giugno 2017

Stanziati 15 milioni per sistema allevatori per superare taglio emerso in Conferenza Stato Regioni. Martina: da Governo risposta concreta agli allevatori

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 15 milioni di euro per il sistema degli allevatori per superare il taglio di risorse di pari importo emerso in Conferenza Stato Regioni.

In particolare 10 milioni di euro vengono destinati dal Ministero dell'economia con la legge di assestamento al finanziamento diretto dei Capitoli 7637 e 7638 per le attività in materia di controlli funzionali del bestiame, mentre il Mipaaf provvede alla copertura di ulteriori 5 milioni di euro con risorse proprie.


"Abbiamo superato un taglio di risorse che non abbiamo mai condiviso - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - risolvendo un problema che rischiava di creare difficoltà ai nostri allevatori. Ringrazio il Ministro Padoan per la pronta individuazione di una soluzione. Continuiamo a lavorare per la tutela di un settore strategico come quello zootecnico, al di sopra di ogni polemica".

Grano: Confagri, impegno comune per filiera tutta italiana

Il prezzo medio all'origine del grano duro, dal 2015 al 2016, è crollato del 30% circa; nel primo quadrimestre del 2017 la flessione è proseguita e, rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno, è stato registrato un ulteriore -16%. La nuova campagna di raccolta però sta facendo registrare incoraggianti segnali di ripresa legati soprattutto alla elevata qualità proteica. Ma i primi prezzi espressi non consentono ancora di ottenere remunerazioni adeguate ai costi di produzione. Tutto ciò sta spingendo molti produttori ad abbandonare la coltivazione. Tanto è vero che già si ha una diminuzione delle semine del 7%-8%". Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo a Tarquinia al convegno dell'Organizzazione di Viterbo-Rieti sul comparto del grano duro.

"Aziende agricole, molini, pastifici, stoccatori e Gdo - ha detto Giansanti - dovrebbero costituire finalmente l'organizzazione interprofessionale, prevista dalla normativa europea e nazionale. Penso poi alla definizione di contratti pluriennali di coltivazione che potrebbero aiutare a superare la volatilità dei mercati. "Occorre migliorare le informazioni sul mercato e rendere il tutto trasparente per gli operatori - ha aggiunto -. Servirebbero stime più puntuali sugli investimenti e sui raccolti. A livello di importazioni sarebbe poi essenziale avere una conoscenza più approfondita dei quantitativi importati".

"Svecchiamo quindi - ha esortato il presidente di Confagricoltura - le borse merci provinciali che non sono più in grado di fare fronte alle esigenze degli operatori. Serve piuttosto un nuovo modello di mercato telematico che abbia una visione non solo limitato al locale". "Sono essenziali - per Giansanti - strumenti di politica agricola che garantiscano liquidità agli operatori e fronteggino la volatilità dei prezzi in caso di crisi. Con interventi di emergenza nei casi dei veri e propri 'tracolli' delle quotazioni che abbiamo conosciuto anche nei mesi scorsi"."Occorre promuovere e finanziare - ha osservato ancora- nuovi progetti di ricerca per il miglioramento genetico del frumento duro, sia in termini di produttività sia di qualità, ma anche di resistenza alle fitopatie. Però laddove si produce grano di qualità questa qualità va giustamente remunerata".

"Vogliamo puntare ad una progettualità comune - ha concluso il presidente di Confagricoltura - con tutti gli operatori della filiera, in particolare con l'industria molitoria e della pasta.


Se ci muoviamo in sintonia possiamo ottenere risultati importanti, che aumentino il valore del prodotto, dalla terra alla tavola, a vantaggio di tutta la filiera".