lunedì 23 maggio 2016

Coldiretti: Italia leader della biodiversità

L’Italia può contare su 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole ma sono state salvate da estinzione anche 130 razze allevate tra le quale ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di sviluppo rurale della precedente programmazione.
E’ quanto ha affermato la Coldiretti lo scorso 22 maggio in occasione della Giornata mondiale della biodiversità proclamata dalle Nazioni Unite, sottolineando che l’Italia detiene il record europeo della biodiversità, con 55.600 specie animali pari al 30% delle specie europee e 7.636 specie vegetali.

Un primato raggiunto anche grazie al fatto che - ha continuato la Coldiretti - l’Italia può contare su ben 871 parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale.
L’Italia è l’unico Paese al mondo con 4886 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle Regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno venticinque anni, 282 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa ed ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.

Un’azione di recupero importante - ha proseguito la Coldiretti - si deve ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori ed ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.

“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari” ha affermato Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, il quale ha poi sottolineato che “da quest’anno una nuova tutela viene dalla definitiva approvazione della proposta di legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare avvenuta il 19 novembre 2015”.

La nuova legge - ha spiegato la Coldiretti - prevede l’istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria ed alimentare, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l’istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori.
Inoltre all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria ed alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.

Investire sulla biodiversità - ha concluso la Coldiretti - è infatti una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo.

Del resto l’agroalimentare italiano si fonda sui saperi delle nostre comunità e si sviluppa grazie alla ricerca che offre strumenti sempre nuovi di conoscenza della biodoversità.

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