venerdì 5 giugno 2020

Nasce la Commissione Italiana Uva da Tavola

E’ nata ufficialmente la Commissione Italiana Uva da tavola. L’idea è di alcuni operatori della filiera provenienti da diversi settori che nel tempo si sono resi conto della mancanza di un organismo capace di rappresentare le proprie istanze. Tutto nasce dall’esigenza di disporre di un soggetto in grado di fornire servizi ed informazioni. Gli organismi di rappresentanza che già esistono a livello regionale si rivolgono a tutto il segmento ortofrutticolo. Nel sistema dell’uva da tavola, invece secondo i promotori, esiste uno scollamento tra i diversi settori: produttivo, commerciale, tecnico e dell’indotto. Queste diverse “anime” della filiera non parlano tra loro e non riescono ad organizzarsi per fare comparto e programmare insieme.  La Commissione ha l’intento di favorire la circolarità delle informazioni e lavorerà per accelerare alcuni processi di ricerca, di innovazione colturale e di miglioramento delle tecniche produttive, attività poi da divulgare sul territorio attraverso convegni ed iniziative simili.

In tutto il mondo le varie “Table Grape Commission o Association” promuovono il territorio ed il prodotto sui mercati esteri: l’associazione nasce con questo obiettivo e l’intento di essere un organo inclusivo perché più istanze si riusciranno a raccogliere  più si riuscirà ad essere  rappresentativi del comparto.  Chiunque faccia parte del comparto dell’uva da tavola può diventare socio della Commissione. Entro fine giugno si terrà l’Assemblea Costituente, alla quale potranno partecipare, oltre a tutti i soci fondatori, anche coloro che sono interessati o incuriositi dal progetto. Per saperne di più  è sufficiente inviare la richiesta via email al seguente indirizzo: info@commissioneuvadatavola.it (nella email dovranno essere inseriti i dati dell’azienda e la richiesta di partecipazione, la Commissione risponderà inviando i moduli che è necessario compilare e le condizioni di adesione). I soci potranno beneficiare di diversi servizi come, per esempio, convenzioni con assicurazioni agricole per far sì che i vigneti ad uva da tavola possano essere coperti da eventuali danni provocati dalle calamità naturali, facilitare la raccolta e lo smaltimento di materiale plastico in agricoltura etc.

Il progetto ambisce inoltre a raggiungere obiettivo di costituire in Puglia il Distretto Produttivo dell’Uva da Tavola, indirizzandone le attività. L’ente si propone inoltre di realizzare un catasto produttivo del sistema uva che registrerà varietà e superfici coltivate, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecniche per il post raccolta, supportare le attività di ricerca in agricoltura sul nostro territorio (sia quelle che lavorano sulle tecniche produttive che quelle impegnate sul breeding). Altre tematiche da attivare sin da subito sono  lo sviluppo di un rapporto proficuo con il Comitato Uva da Tavola dell’O.I. (organizzazione interprofessionale dell’ortofrutta Italiana),  un dialogo con gli istituti di credito e proporre modalità di risparmio sui costi energetici per l’uso dei pozzi e degli impianti industriali ed anche coordinare veri e propri gruppi di acquisto per ottenere condizioni favorevoli su forniture di agrofarmaci e materiali di consumo per la realizzazione di impianti produttivi.

Le prime sinergie sulla Commissione sono nate da un confronto tra diversi imprenditori del settore come Massimiliano Del Core (Pignataro Srl ),  Donato Fanelli (Viva Frutta Srl), Michelangelo Stolfa (Auxiliaria Naturae Srl), Stefano Borracci (Serroplast Srl) oltre a colui che ha coordinato la parte iniziale del progetto, l’ingegner Francesco Mazzone.

Durante l’Assemblea Costituente verrà nominato il Consiglio Direttivo, rappresentativo di tutta la filiera e di tutti gli areali produttivi del comparto dell’Uva da Tavola. In quella sede verrà costituito anche il Comitato Tecnico-Scientifico nel quale lavoreranno, attorno allo stesso tavolo, i tecnici e gli studi di consulenza agronomica del territorio.

Nessun commento:

Posta un commento