Sono 227.894 le imprese agricole guidate da donne in Italia,
dove ormai nelle campagne quasi una azienda su tre (il 29,3%, per la
precisione) è rosa a seguito del progressivo aumento della loro presenza in
termini percentuali sul totale. Il dato emerge da una analisi della Coldiretti
in occasione della festa della donna sulla base dei dati Unioncamere relativi
al 2013.
Come sottolinea Coldiretti, dopo quello del commercio è il
settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore. L'ingresso
progressivo delle donne nell'agricoltura italiana ha certamente dato un forte
impulso all'innovazione che ha caratterizzato il settore con l'ampliamento
delle attività a esso connesse come la trasformazione dei prodotti, la nascita
del settore dell'agribenessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche,
gli agriasilo, la pet-therapy, l'adozione di piante e animali on line e tante
altre innovazioni.
«Questa multifunzionalità, che è la caratteristica
principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione
perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per
fornire un prodotto o un servizio particolare», afferma Lorella Ansaloni,
responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti.
La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il
rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra
essere - precisa la Coldiretti - una delle principali ragioni della presenza
femminile nelle campagne. Un impegno che è infatti particolarmente rilevante
nelle attività più innovative e multifunzionali, come dimostra il protagonismo
delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi
o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il
vino e olio.
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