Il disegno di legge di stabilità, presentato in Senato, è
stato subito oggetto di riserve e annunci di emendamenti. È quindi probabile
che lo stesso Governo, durante l'iter, presenti un maxi-emendamento: solo
allora si potrà vedere il volto vero, e quasi definitivo, della manovra. Per
ora, quindi, diamo un primo sguardo ai provvedimenti fiscali previsti,
direttamente o indirettamente, per il settore agricolo.
La Trise (Tributo sui servizi comunali) sostituirà dal 2014
Imu e Tassa sui rifiuti. Secondo il Governo, il carico tributario sugli
immobili si ridurrà di circa 1 miliardo di euro.
La nuova imposta, la cui concreta applicazione sarà
demandata in gran parte ai comuni, si compone di due parti: la Tari (a
copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati) e
la Tasi (a copertura dei servizi indivisibili dei comuni - illuminazione
pubblica, manutenzioni ecc).
TARI - La Tari sarà dovuta da chiunque possieda o detenga a
qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili
di produrre rifiuti urbani. Il dovuto sarà calcolato in base ai metri quadrati
o alla quantità di rifiuti e posta a carico di chi occupa l'immobile. Vi
saranno certamente assoggettati anche i fabbricati rurali a uso abitativo.
Nella determinazione della superficie assoggettabile alla Tari sarà esclusa
quella parte ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti
speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i
relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l'avvenuto trattamento: è
il caso in cui possono rientrare varie fattispecie agricole, compresi i
fabbricati strumentali, poiché, in base alla normativa vigente, i rifiuti da
attività agricole e agro-industriali sono classificati come Rifiuti speciali.
Sempre pensando alle realtà agricole, è previsto che nelle
zone in cui non è effettuata la raccolta, la Tari sia dovuta in misura non
superiore al 40% della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in
relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta.
TASI - La Tasi, sarà calcolata sul valore catastale
dell'immobile e posta a carico dei proprietari e, per una quota compresa tra il
10% e il 30%, a carico degli eventuali affittuari. Il presupposto impositivo è
il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, di aree scoperte
nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti.
La Relazione tecnica dice espressamente che i terreni
agricoli sono esclusi dalla Tasi.
La base imponibile è la stessa già prevista per l'Imu, ma
con aliquota base pari all'1 per mille, che il comune può ridurre fino
all'azzeramento, o aumentare: per il 2014, l'aliquota massima relativa
all'abitazione principale non può eccedere il 2,5 per mille.
Gasolio agevolato
Ai fini delle agevolazioni sui prodotti petroliferi
impiegati in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e
piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra, sono previste risorse pari a 4
milioni di euro per l'anno 2014, a 21 milioni di euro per l'anno 2015 e a 16
milioni di euro a decorrere dall'anno 2016.
Deduzioni Irap
Anche per i datori di lavoro agricoli è prevista la
deduzione dall'Irap del costo del personale per i nuovi assunti a tempo
indeterminato a partire dal 2014, per un massimo di 15mila euro all'anno per
ciascun nuovo assunto, ma solo per le assunzioni che aumentano il numero totale
dei dipendenti.
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