giovedì 5 dicembre 2013

Valoritalia, è il bio la novità della certificazione vitivinicola

Numeri importanti per Valoritalia nel campo della certificazione del vino. Nel 2012 l'organismo, nato nell'agosto 2009 come organismo istituzionale in risposta alla normativa europea sull'obbligo della terzieta' nel sistema dei controlli per la certificazione dei vini di qualita', ha certificato oltre 1 miliardo e 200 milioni bottiglie di vino da 0,75 litri certificate e quindi controllate. I controlli sono stati effettuati su 176 vini a denominazione e su 41 ad indicazione geografica. Per la prima volta, sono stati certificati anche in vini "Bio".
Andando nel dettaglio del rapporto di certificazione presentato a Roma le 176 denominazioni (131 Doc. e 45 Docg.) corrispondono al 60% della produzione italiana a denominazione. Nel conteggio vanno poi aggiunti i controlli su 41 vini Igt. e le certificazioni rilasciate per la prima volta anche a vini bio, per un totale di 9.181.761 ettolitri di vino imbottigliato cioe' oltre 1.224.234.800 di bottiglie da 0,75 litri. Allo stesso tempo- segnala Valoritalia, nei primi dieci mesi di attivita' del 2013 sono stati prelevati otre 36.500 campioni, pari ad oltre 6.100.000Hl per effettuare le analisi chimico-fisiche e organolettiche ai fini dell'ottenimento dell'idoneita' alla denominazione.
"Il 2013 e' stato un anno ricco di novita', frutto di quanto di buono seminato negli anni precedenti - ha commentato Luigino Disegna, presidente Valoritalia - per esempio, nel corso del 2012, Unione Italiana Vini ha fatto il suo ingresso nell'assetto societario al fianco di Federdoc e di Csqa Certificazioni , offrendo cosi' un valido contributo sul piano della semplificazione operativa e della qualita' di servizi. In piu', dal 1 agosto 2012, Valoritalia e' stata chiamata a garantire, nel rispetto del nuovo piano dei controlli, ai sensi del Decreto Ministeriale 14/06/2012, anche l'attivita' di controllo di 41 vini Igp. Risale invece a settembre 2012 il riconoscimento ministeriale a operare nel settore del biologico".
E’ inoltre stata presentata, con il consuntivo 2012, anche la 3a edizione del volume "Le Docg., le Doc. e le Igt. di Valoritalia" contenente informazioni dettagliate sulla produzione vitivinicola relativa alle denominazioni e indicazioni geografiche oggetto di controllo da parte di Valoritalia. "L'attenta osservazione dei dati consente di comprendere quanto realmente accade, sul piano produttivo, nell'intervallo spazio-temporale che intercorre tra la vendemmia e la bottiglia stappata a tavola - afferma Ezio Pelissetti, Consigliere Delegato Reparto Regolamentato - per esempio, non tutti sanno che della produzione iniziale soltanto il 50% viene trasferito in bottiglia e che, per quanto ci riguarda, la percentuale dell'impatto del vino di qualita' sul fatturato viene misurata sull'imbottigliato".
Per Valoritalia la grande novità riguarda comunque la certificazione biologica. "Quella del biologico va considerata oggi una vera e propria filosofia a cui l'azienda decide di aderire e dovendo riorganizzare totalmente il proprio sistema produttivo - ha detto ancora Pelissetti - esistono invece moltissime aziende che si lanciano su questi mercati redditizi e di tendenza per fini prettamente economici piu' che etici, venendo meno alla filosofia che dovrebbe guidare questo tipo di produzione. Valoritalia si propone agli operatori del settore Biologico come un partner essenziale per valorizzare le proprie produzioni applicando degli standard di certificazione chiari e rigorosi garantendo anche in questo settore la massima trasparenza e garanzia per tutti i produttori e i consumatori".

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