venerdì 23 febbraio 2018

Agricoltura e robotica, il futuro è già qui


Il settore delle tecnologie agricole – il così detto Ag Tech – è in piena e costante espansione e due termini come agricoltura e robotica che fino a qualche tempo fa sembravano essere uno l’antitesi dell’altro iniziano a essere sempre più associati.

Agricoltura e robotica: si può fare
Le aziende stanno lavorando su vari fronti: dai robot per la raccolta delle mele alla tecnologia indossabile che aiuta gli agricoltori a coltivare i prodotti in modo più efficiente e a soddisfare le richieste di una popolazione globale in rapido aumento. Le tecniche di raccolta del cibo saranno radicalmente trasformate nei prossimi decenni.
Nutrire la popolazione una delle sfide più critiche per l’umanità
Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale è di circa 7,3 miliardi di persone – e si prevede che tale cifra salirà alle stelle entro il 2050 (fino a 9,7 miliardi). Alcuni ricercatori si aspettano che la domanda alimentare globale si espanderà del 98% entro la metà di questo secolo. E le questioni in corso legate all’aumento delle temperature , alla scarsità d’acqua e alla desertificazione avranno un impatto negativo sulla crescita delle aziende alimentari.

Agricoltura e robotica per rendere più efficiente la crescita
Alcune startup tecnologiche – che lavorano nel terreno a cavallo tra agricoltura e robotica – stanno tentando di rendere la produzione alimentare più efficiente e meno incisiva. E per farlo si lavora a ogni tipo di progetto: dai robot per la raccolta delle mele ai sistemi di realtà aumentata per le serre. Tra l’utilizzo dell’apprendimento automatico, droni e migliaia di sensori, queste aziende sperano di trasformare radicalmente il modo in cui il cibo viene coltivato.

L’esplosione delle Ag – Tech
Il settore è esploso negli ultimi anni. Secondo Pitchbook , le società di venture capital che include colossi come GV (precedentemente Google Ventures) e VC di Monsanto il settore sta diventando sempre più presente nel mondo agricolo.
“Stiamo costruendo ponti tra Silicon Valley e la Central Valley californiana dove lo stato coltiva la maggior parte del suo cibo“. Lo ha dichiarato a Business Insider Seana Day, partner di Better Food Ventures, una società di investimento focalizzata sull’agro-tech.
Una delle startup più famose del settore è Plenty – che crea fattorie al coperto e verticali vicino alle principali città.

Dai big data può nascere un fiore
Ci sono molte startup che lavorano sull’applicazione di big data analytics e machine learning per aiutare gli agricoltori a coltivare le colture in modo più efficace. Grownetics , una startup in Colorado, ha recentemente raccolto finanziamenti da un milione e si autodefinisce il futuro dell’intelligenza artificiale agricola. La società installa sensori nelle serre per raccogliere i dati, tenendo traccia dell’utilizzo dell’acqua e della velocità di crescita delle piante, per aiutare a far crescere i prodotti in modo più efficiente.

“Possiamo aiutare una serra di medio-grandi dimensioni a risparmiare due milioni di dollari all’anno attraverso il risparmio di energia e acqua e aumentare il loro rendimento” ha dichiarato a Business Insider Eli Duffy, CEO di Grownetics.
Agricoltura e robotica per i lavori umani
Un certo numero di aziende sta lavorando su hardware che svolgerebbero i compiti a tempo determinato che gli esseri umani erano soliti fare da soli: dalla piantatura dei semi, alla raccolta. Proprio la raccolta si basa spesso su manodopera a basso costo e stagionale la cui disponibilità è prevista in calo nel prossimo decennio. “Abundant Robotics, ha appena ottenuto 10 milioni di finanziamenti e sta sviluppando il “primo robot commerciale al mondo per la raccolta delle mele“, ha dichiarato Dan Steere, CEO della società.

Il futuro dell’agricoltura è insomma davanti a noi. L’unica cosa da fare per rendercene conto è allungare una mano e – non è un semplice gioco di parole – raccoglierlo.

Fonte: Green.it
Autore: Federico Vergari

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