giovedì 24 gennaio 2019

Si riaccendono i “trattori” dei Gilet arancioni, in centinaia al consiglio comunale di Andria per le vertenze del settore olivicolo


Dopo Bari, Andria. I Gilet arancioni oggi sono stati protagonisti di un consiglio comunale monotematico sulle vertenze del settore agricolo pugliese: gelate, xylella, Psr, Pac alcuni dei temi posti al centro dell’attenzione da parte del movimento. Problemi che hanno prodotto una grave crisi nel comparto olivicolo pugliese e Andria è una delle città più colpite della Puglia, quella che ha pagato maggiormente dazio.

La gelata di febbraio-marzo 2018 ha danneggiato non meno di 90mila ettari nell’areale delle province di Bari-Bat e Foggia. Per molti di questi ettari olivicoli, nel 2018, non si è ottenuta alcuna produzione. Si tratta di una situazione disastrosa, da profili negativi epocali che rischiano di mettere in ginocchio tutto il settore agricolo pugliese già colpito fortemente dalla xylella.

Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, ha dichiarato la disponibilità ad accogliere le istanze dei Gilet arancioni, di cui Confagricoltura Bari-Bat fa parte, e a farsi megafono con le Istituzioni regionali e nazionali delle richieste presentate.

In Aula ha preso la parola il portavoce dei Gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, che ha annunciato che è in corso “la valutazuione della bozza del decreto anti Xylella”. I Gilet arancioni, lo ricordiamo, chiedono al Mipaaf l’immediato riconoscimento della declaratoria di calamità atmosferica con attivazione di quanto previsto dal D.L. 102/2004; dotazione di 100 milioni di euro per compensare la produzione lorda vendibile persa; adozione di una nuova norma che tuteli i lavoratori attraverso la conferma delle giornate dell’anno precedente nei territori colpiti da calamità ufficialmente riconosciute; defiscalizzazione dei tributi e degli oneri previdenziali per i frantoi, cooperative agricole di trasformazione e frantoi aziendali; blocco delle rate di mutuo per i frantoi, cooperative agricole di trasformazione e frantoi aziendali; apertura di un tavolo tecnico dedicato alla crisi dei frantoi con individuazione di idonee misure.

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