mercoledì 24 aprile 2013

8x1000 alla Ricerca, proposta di legge d’iniziativa popolare



Rispetto ad altri paesi europei, la Ricerca in Italia è in sofferenza per la scarsità di fondi pubblici assegnati. Ciò comporta anche la “Fuga dei cervelli” all’estero, con perdita di capitale umano prezioso. Infatti, paradossalmente, si spendono soldi per formare giovani talenti in varie discipline scientifiche, e poi si fa poco o nulla per trattenerli in Italia. E allora? Se non ci può pensare lo Stato, possono farlo i cittadini! Come? Consentendo a circa il 60% dei contribuenti, che abitualmente non condividono e non devolvono a nessuna delle attuali possibili destinazioni dell’ 8x1000 (religioni e Stato), di poter fare una scelta diversa, se lo vogliono, che sia utile a tutti, come lo è la RICERCA SCIENTIFICA. Questa opportunità di alto profilo sociale, è possibile realizzarla nell'interesse di tutti modificando la Legge 20 maggio 1985 n. 222. I contribuenti non sanno che, per legge, se non lo devolvono a nessuno, il loro 8x1000 va proprio a chi non l’hanno voluto dare per libera scelta. Infatti, ogni anno, l’8x1000 lo incassa comunque qualcuno, al di là che i contribuenti facciano o meno una qualunque scelta di destinazione possibile. Questo avviene grazie a una clausola discutibile della legge che disciplina l’8x1000, che recita così: “In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse”. E così, ogni anno, oltre la metà del gettito 8x1000 viene impiegato da destinatari e per scopi non graditi ai contribuenti. Infatti,  il Promotore mira a fare aggiungere la “Ricerca Scientifica” nel modulo per la dichiarazione dei redditi, per sfruttare in modo utile a tutti, circa la metà del gettito 8x1000 che i contribuenti non assegnano a nessuno perché, presumibilmente, non condividono nessuna delle attuali opzioni di scelta. Per convincersi di queste verità oggettive, non occorre essere scienziati, basta avere buon senso. Perché la ricerca è utile a tutti. Perché tutti, ricchi e poveri, privati e politici, atei e religiosi, ambiscono al progresso sociale e al miglioramento della qualità della vita. Alla petizione in atto, oltre ai privati che aderiscono on line (già circa 92.000), aderiscono  anche gli enti pubblici elettivi, con delibera di consiglio. I sindaci interessati possono chiedere informazioni al Promotore.
Per aderire e saperne di più: www.ottopermilleallaricerca.it .

1 commento: