Il Gal Terre del Primitivo, a circa metà del
periodo di attuazione del Piano di Sviluppo Locale,
è riuscito ad assegnare ai beneficiari €
3.864.265 che corrispondono al 42,50% del totale dei fondi
pubblici (regionali e della UE) assegnati
relativamente alla misura 413 “Miglioramento della
qualità della vita e diversificazione in
attività non agricole”. Questo dato classifica il Gal Terre del Primitivo al
primo posto fra i 25 Gal pugliesi. Per avere
un’idea del successo del Gal si pensi che la
media regionale è del 24,22 %; il secondo
Gal ha raggiunto il 36,75%; la percentuale di spesa del Gal
Terre del Primitivo è 5,63 volte superiore rispetto a
quella del Gal che ha raggiunto il risultato più
basso; la dotazione finanziaria di € 9.090.500 del Gal
è superiore alla media dei 25 Gal (che è
di € 8.527.719) ed anche il numero dei Comuni che
lo compongono è molto ampio (fanno parte del Gal 11
Comuni di cui 3 aggiunti nell’ultima
programmazione). Anche l’assegnazione dei fondi
pubblici fra i vari Comuni del territorio e fra le diverse
azioni è ben distribuita e non
mostra forti concentrazioni in alcune azioni e/o Comuni. Gli importi finora assegnati si riferiscono
alle somme impegnate per le azioni a regia
diretta del Gal (creazione di itinerari, costituzione di
info point presso tutti i Comuni del Gal, sentieristica,
etc.) e, soprattutto, ai bandi destinati a soggetti privati
ed imprenditori agricoli e relativi alle
misure 311 “Diversificazione delle attività
agricole”, 312 “Sostegno allo sviluppo ed alla
creazione delle imprese”, 313 “Incentivazione di
attività turistiche” che hanno
consentito la creazione e/o ammodernamento di strutture
ricettive (agriturismo, affittacamere, case vacanze) e
microimprese operanti nell’artigianato tipico, il
recupero di vecchi mestieri, il commercio di prodotti
tipici, i servizi per il tempo libero, la popolazione
locale, la prima infanzia, gli anziani (biblioteche,
ludoteche, centri ricreativi, etc.). Si può quindi facilmente immaginare
l’impatto economico e sociale che questi fondi avranno
sul territorio (si pensi alla valorizzazione del
territorio in chiave turistica ed agroalimentare, agli
effetti sull’occupazione e sui consumi, etc.). Tale risultato genera inoltre delle ripercussioni
positive nel processo di assegnazione dei fondi europei al
nostro territorio: un’alta percentuale di
spesa dei fondi assegnati infatti consente di non dover
restituire alla UE i fondi non spesi e pone delle ottime
basi per l’assegnazione futura di altri fondi
pubblici.
L’attuazione del Piano di Sviluppo Locale è
ancora in itinere e presto saranno assegnati (a soggetti
privati ed istituzioni pubbliche locali) altri fondi
relativamente alle misure 321 “Servizi
essenziali per l’economia e la popolazione
rurale”, 323 “Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale.
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