lunedì 3 marzo 2014

Il progetto “Solo Olive Italiane” smaschera la falsa qualità

La ferita del New York Times sulla presunta cattiva produzione e qualità dell’olio italiano ha lasciato il segno. Una ferita al lavoro e all’impegno di tanto produttori olivicoli onesti dello Stivale che ancora non si è rimarginata nonostante le rettifiche del quotidiano della Grande Mela. D’altra parte il pasticcio è stato fatto e l’accusa di mischiare olive e olio proveniente di bassa qualità per poi spacciare il prodotto come made in Italy ha prodotto e produrrà inevitabilmente danni economici importanti soprattutto all’immagine del Paese e all’export di moltissime aziende di settore che fatto della tracciabilità e della qualità vanto delle loro capacità produttore e punto di forza per rimanere in un mercato ormai globale e globalizzato.
Leccarsi le ferite dunque non serve e proprio per questo che il ministero per le Politiche agricole (Mipaaf) e Unaprol, in collaborazione con la Fondazione Symbola e il consorzio dell’Igp toscano hanno lanciato il progetto “Solo Olive Italiane”. L’iniziativa ha l’obiettivo di trasferire ai consumatori più informazioni corrette possibili e realative all’origine di un prodotto di qualità e sui territori di produzione. Le azioni del programma – si spiega in una nota - sono di supporto alle aziende della filiera olivicola italiana impegnate nella qualificazione e differenziazione del loro prodotto, attraverso un lavoro sostenibile a livello ambientale e sociale. I risultati attesi dalla realizzazione del progetto sono un aumento della conoscenza – è precisato- dell’olio extra vergine di oliva di qualità da parte dei consumatori trasferendo a questi ultimi anche messaggi di tipo etico e sociale legati al concetto di economia dei territori, ricchezza diffusa, tutela del paesaggio, valorizzazione delle risorse tipiche locali.
“E’ un progetto che evidenzia la tipicità e la qualità dei nostri oli, afferma Emilio Gatto direttore Generale Mipaaf. Caratteristiche queste che, unite ad una piena tracciabilità di filiera e a una chiara informazione in etichetta, consentono ai consumatori di assumere scelte di acquisto più chiare e consapevoli”. Il progetto si rivolge principalmente a consumatori, studenti, operatori della ristorazione con diverse linee di intervento già realizzate ed altre in corso di realizzazione. Dal sito web solooliveitaliane.it agli educational per le scuole con corsi di corretta e sana alimentazione, alle azioni di pubblicità, centrate sui concetti di qualità e tipicità che si svolgono durante i principali eventi fieristici. Dal concorso “che tipo di olio sei” che ha sviluppato una competizione virtuosa con oltre 12mila concorrenti sull’intero territorio nazionale - i nominativi dei 30 vincitori, ai quali va una fornitura di extra vergine per un anno, si conosceranno tra pochi giorni - al road show con cooking show e coinvolgimento dei farmer market di Fondazione Campagna Amica di Coldiretti.

In agenda, inoltre, un grande evento per promuovere la cultura del consumo di qualità dell’olio extra vergine di oliva, realizzato con la collaborazione del consorzio Igp toscano. L’opuscolo informativo “Solo Oilve Italiane, anche in lingua inglese, con informazioni semplici ed efficaci per agevolare il consumo dell’olio di qualità da parte di consumatori. A questi sono dedicate anche 12 puntate televisive realizzate con la collaborazione del GamberoRosso per raccontare l’olio dei territori del nostro Belpaese e le sue proprietà salutistiche e nutrizionali.

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