mercoledì 14 ottobre 2020

Agricoltura, dal Parlamento europeo fondi freschi per le aree rurali

 

Finanziamenti subito per le aree rurali, ma vincolati a investimenti su clima e digitale. Sono le proposte approvate dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Il testo, relatore Paolo De Castro, prevede di rendere disponibili già dal 2021 2,4 miliardi degli 8 supplementari per lo sviluppo rurale previsti dal Next Generation EU per il rilancio dell'economia. La Commissione Ue ipotizzava di cominciare nel 2023. Gli eurodeputati propongono di riservare il 37% dei fondi a misure agroambientali e il 55% all'agricoltura digitale. Le proposte dovranno essere negoziate con Commissione e Consiglio.

 

Il testo è stato approvato con voto quasi unanime (46 sì, nessuno contro e due astenuti) e prevede di rendere disponibili gli 8 miliardi previsti dal Next Generation EU, nel 2021 (2,4 miliardi) e 2022 (5,6 miliardi). Se si tiene conto dell'anticipo da 2,6 miliardi previsto dall'accordo sul Quadro finanziario pluriennale, per l'Italia il contributo europeo complessivo atteso arriva a 1,22 miliardi.

Nel testo, si propone anche di aumentare fino al 400% il tasso di cofinanziamento nazionale o regionale. I fondi andranno principalmente a misure a sostegno dell'agricoltura biologica, della riduzione delle emissioni e della gestione sostenibile delle acque, della biodiversità. Oltre la metà sarà destinato al primo insediamento dei giovani agricoltori e agli investimenti su filiere corte e mercati locali, digitalizzazione, rinnovabili, economia circolare e bio-economia.

Si chiede inoltre di aumentare da 70 a 100mila euro il livello massimo di sostegno per i giovani agricoltori e da 3 a 5mila euro l'aiuto ai produttori Dop, Igp e Stg per la promozione sul mercato interno. Per tutelare gli agricoltori da catastrofi climatiche e improvvisi crolli di reddito per motivi non di mercato, gli eurodeputati propongono di alzare dal 70 all'80% il contributo pubblico per la gestione del rischio, assicurazioni, fondi mutualistici e strumenti di stabilizzazione del reddito.

 

"Una misura senza precedenti per circostanze senza precedenti. Tradotto: fondi freschi aggiuntivi per il settore agro-alimentare e le aree rurali europee". Così in una nota Paolo De Castro (S&D), relatore del testo legislativo. I fondi, aggiunge, andranno a sostegno di "un'agricoltura più resiliente, sostenibile e digitale, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo". La decisione "costituirà la base del nostro mandato negoziale e ci consentirà di avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali con la Commissione e il Consiglio", conclude l'eurodeputato.

 

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