lunedì 7 dicembre 2020

Clementine italiane: a causa del clima sono piccole, buone e tante

 

Clementine: in progressivo aumento le disponibilità di prodotto sui mercati per l'intensificarsi delle operazioni di raccolta nelle principali aree di produzione. Sotto il profilo qualitativo l'offerta, che nel complesso ha  raggiunto un apprezzabile standard sia in termini di colorazione che per grado zuccherino, è risultata comunque penalizzata in termini di calibro, prevalentemente medio-piccolo. Le disponibilità affluite sui mercati hanno riscosso scarso interesse da parte della domanda con quotazioni che hanno teso al ribasso. Diversa la situazione negli areali produttivi siciliani dove l'attività di scambio che ha interessato quelle partite di merce dal calibro più sostenuto si è svolta regolarmente e sulla base di prezzi stabili.

 

Arance: in pieno svolgimento le operazioni di raccolta delle arance Navelina. L'offerta proveniente dagli areali produttivi siciliani, a fronte di uno standard qualitativo sia in termini di colorazione che per grado zuccherino in ulteriore miglioramento, posta sui mercati è stata oggetto di una discreta richiesta.  Ciò ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di prezzi stabili. Solo per il prodotto catanese, i listini hanno mostrato una flessione in virtù dei maggiori quantitativi esitati. Diversa la situazione negli areali tarantini e metapontini dove la presenza sui circuiti distributivi di  calibri medio- piccoli  ha limitato le vendite con quotazioni che hanno teso al ribasso. Stabili i corsi per la produzione calabrese, oggetto di una migliore intonazione della domanda anche in funzione di un livello qualitativo in graduale miglioramento. Non si registrano variazioni per le  varietà pigmentate le cui contrattazioni in campagna sono proseguite in un clima di estrema cautela e sulla base di quotazioni stabili.

Difficoltà da parte del mercato ad assorbire i diversi calibri, in particolare quelli più piccoli che rappresentano comunque un cospicuo quantitativo

 

Le clementine di piccolo calibro contengono tutte le caratteristiche organolettiche, nutritive e salutari, sapore e dolcezza, spiega la filiera interprofessionale, sottolineando però pericolosi ristagni a livello dei consumi e, soprattutto, grandi difficoltà reddituali delle aziende agricole produttrici.

 

 

Oltre alle strutturali problematiche di questa produzione, la stagione 2020 si sta contraddistinguendo per la presenza sul mercato di una quantità ben superiore agli altri anni di calibri piccoli o medio piccoli.

In un periodo molto ristretto, purtroppo, tutti gli areali clementinicoli, dalla Calabria alla Puglia, raggiungono la maturazione del frutto, creando così un surplus produttivo e, di conseguenza, un enorme caos nell'intera filiera. Nel nostro Paese, le superfici investite a clementine Comune sono da tempo in eccesso e le difficoltà di dover gestire in poco tempo considerevoli volumi si fanno sempre più grandi, specialmente quando le condizioni climatiche non aiutano sia la coltivazione che i consumi; come accaduto quest'anno in cui, dopo oltre 6 mesi di siccità, sono sopraggiunte a metà novembre forti e prolungate piogge in tutti i territori produttivi, con temperature tuttora di diversi gradi sopra le medie. Man mano che il clima muta, quindi, è sempre più urgente sostituire e integrare il clementine Comune con altre cultivar, perché il periodo di ottima qualità per questa varietà diventa sempre più corto, con l'evolversi dei cambiamenti atmosferici.

 

Clementine italiane: a causa del clima sono piccole, buone e tante

Clementine: in progressivo aumento le disponibilità di prodotto sui mercati per l'intensificarsi delle operazioni di raccolta nelle principali aree di produzione. Sotto il profilo qualitativo l'offerta, che nel complesso ha  raggiunto un apprezzabile standard sia in termini di colorazione che per grado zuccherino, è risultata comunque penalizzata in termini di calibro, prevalentemente medio-piccolo. Le disponibilità affluite sui mercati hanno riscosso scarso interesse da parte della domanda con quotazioni che hanno teso al ribasso. Diversa la situazione negli areali produttivi siciliani dove l'attività di scambio che ha interessato quelle partite di merce dal calibro più sostenuto si è svolta regolarmente e sulla base di prezzi stabili.

 

Arance: in pieno svolgimento le operazioni di raccolta delle arance Navelina. L'offerta proveniente dagli areali produttivi siciliani, a fronte di uno standard qualitativo sia in termini di colorazione che per grado zuccherino in ulteriore miglioramento, posta sui mercati è stata oggetto di una discreta richiesta.  Ciò ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di prezzi stabili. Solo per il prodotto catanese, i listini hanno mostrato una flessione in virtù dei maggiori quantitativi esitati. Diversa la situazione negli areali tarantini e metapontini dove la presenza sui circuiti distributivi di  calibri medio- piccoli  ha limitato le vendite con quotazioni che hanno teso al ribasso. Stabili i corsi per la produzione calabrese, oggetto di una migliore intonazione della domanda anche in funzione di un livello qualitativo in graduale miglioramento. Non si registrano variazioni per le  varietà pigmentate le cui contrattazioni in campagna sono proseguite in un clima di estrema cautela e sulla base di quotazioni stabili.

 

 

Difficoltà da parte del mercato ad assorbire i diversi calibri, in particolare quelli più piccoli che rappresentano comunque un cospicuo quantitativo

 

Le clementine di piccolo calibro contengono tutte le caratteristiche organolettiche, nutritive e salutari, sapore e dolcezza, spiega la filiera interprofessionale, sottolineando però pericolosi ristagni a livello dei consumi e, soprattutto, grandi difficoltà reddituali delle aziende agricole produttrici.

 

 

Oltre alle strutturali problematiche di questa produzione, la stagione 2020 si sta contraddistinguendo per la presenza sul mercato di una quantità ben superiore agli altri anni di calibri piccoli o medio piccoli.

In un periodo molto ristretto, purtroppo, tutti gli areali clementinicoli, dalla Calabria alla Puglia, raggiungono la maturazione del frutto, creando così un surplus produttivo e, di conseguenza, un enorme caos nell'intera filiera. Nel nostro Paese, le superfici investite a clementine Comune sono da tempo in eccesso e le difficoltà di dover gestire in poco tempo considerevoli volumi si fanno sempre più grandi, specialmente quando le condizioni climatiche non aiutano sia la coltivazione che i consumi; come accaduto quest'anno in cui, dopo oltre 6 mesi di siccità, sono sopraggiunte a metà novembre forti e prolungate piogge in tutti i territori produttivi, con temperature tuttora di diversi gradi sopra le medie. Man mano che il clima muta, quindi, è sempre più urgente sostituire e integrare il clementine Comune con altre cultivar, perché il periodo di ottima qualità per questa varietà diventa sempre più corto, con l'evolversi dei cambiamenti atmosferici.

 

 

Compila il nostro questionario sulla campagna agrumicola 2020

https://docs.google.com/forms/d/1VI3X_7lAm8AqJH_CjkzthxQqGuRl2jtrUwNdVriZsPU/edit

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento