lunedì 7 dicembre 2020

Crea, altre tre società scientifiche scrivono a Bellanova: indivuare altro nome

 

Il Ceset, la Sidea e la Siea1 scrivono: "preoccupazione e stupore per la proposta di nomina a Presidente del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) del Prof. Carlo Gaudio".

 

Le tre società scientifiche scrivono a Bellanova chiedendo di "rivedere la nomina e individuare una persona di alto profilo e specifiche competenze scientifiche nell’ambito del settore agro-alimentare". Dato che "è evidente che il profilo scientifico e manageriale del Prof. Carlo Gaudio sia manifestamente lontano dagli ambiti di ricerca generali del CREA".

 

Il presidente designato del Crea Carlo Gaudio è atteso oggi in commissione Agricoltura del Senato per essere audito.

 

Qui di seguito la lettera in formato in forma testuale

 

Oggetto: Proposta di nomina del Presidente CREA

 

Chiar.mo Presidente e Chiar.ma Ministra,

 

le società scientifiche delle quali siamo presidenti, e cioè il Ce.S.E.T., la SIDEA e la SIEA1,

 

in aggiunta a quanto già espresso dall’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie (AISSA), di cui facciamo parte, manifestano tutta la loro preoccupazione e stupore per la proposta di nomina a Presidente del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) del Prof. Carlo Gaudio.

 

Il CREA, come Loro ben sanno, nasce dalla fusione nel 2015 di due prestigiose istituzioni, CRA e INEA, che hanno ereditato la cultura della ricerca e della sperimentazione in agricoltura a partire dall’istituzione nel 1850 del Ministero dell'agricoltura e commercio del Regno di Sardegna.

 

Oggi, dopo le vicissitudini che hanno caratterizzato la breve storia del CREA, è necessario individuare come suo Presidente una figura con elevate competenze nel sistema agro- alimentare e in grado di svolgere appieno le funzioni di indirizzo e programmazione generale delle attività, della valutazione e del controllo strategico assegnategli dallo statuto.

 

Tutto il sistema agro-alimentare italiano, che oggi contribuisce non solo alla produzione di beni materiali, ma anche alla difesa dell’ambiente e del territorio, ha necessità dell’apporto di un Centro di ricerca come il CREA che è costituito da numerosi Centri e Unità di ricerca diffusi in tutto il paese. Il CREA è di fatto il più grande ente di ricerca nazionale dedicato all’intero sistema agro-alimentare e contribuisce con grandi progetti di ricerca a mantenerne l’attuale importanza e svilupparne la competitività in un contesto di sostenibilità economica, ambientale e sociale. In questo particolare momento, il sistema agro-alimentare italiano è sollecitato dalle forti tensioni determinate dalla globalizzazione dei mercati e dalle politiche internazionali ed europee sull’ambiente, sull’agricoltura e sulla produzione di alimenti. Risulta, pertanto, sempre più necessario e imprescindibile disporre di valide strutture di ricerca e sperimentazione a supporto del decisore pubblico.

 

La costituzione di strumenti conoscitivi della Politica Agricola Comunitaria, la diffusione della cultura della contabilità agraria nel nostro Paese attraverso la creazione della Rete d’Informazione Contabile Agricola (RICA), per parlare degli aspetti economici di cui le nostre Società scientifiche si occupano, insieme alle competenze scientifiche del settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale e nutrizionale costituiscono il patrimonio di una istituzione fondamentale per lo sviluppo socioeconomico del nostro Paese.

 

In relazione a quanto sopra illustrato è evidente che il profilo scientifico e manageriale del Prof. Carlo Gaudio sia manifestamente lontano dagli ambiti di ricerca generali del CREA.

 

Vi invitiamo, dunque, a volere rivedere la proposta individuando come futuro nuovo presidente del CREA, a cui è demandata la funzione di indirizzo e programmazione generale delle attività del Centro, una persona di alto profilo e specifiche competenze scientifiche nell’ambito del settore agro-alimentare.

 

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