mercoledì 2 dicembre 2020

Orlandi (Agrotecnici) risponde all’agiografica esultanza del direttore di AGEA

 

Orlandi (Agrotecnici) risponde all’agiografica esultanza del direttore di AGEA

Con un comunicato di questa mattina (qui allegato) il Direttore di AGEA, Gabriele PAPA PAGLIARDINI, esulta per il fatto che tutti i CAA operanti in Italia, e quindi anche i CAA dei liberi professionisti, hanno sottoscritto la Convenzione 2020-2021 la quale prevede l’esclusione di tutti i liberi professionisti già a partire dall’anno prossimo.

 

Quella che sembra una contraddizione (i CAA dei professionisti che firmano la loro morte) non lo è affatto; infatti i CAA dei professionisti -od almeno alcuni di loro- hanno firmato la convenzione contestandone apertamente il contenuto, bollato come “illegittimo” e riservandosi di impugnarla in Tribunale; in altre parole i CAA dei professionisti hanno sì firmato, ma hanno dichiarato di averlo fatto “sotto ricatto”, nel senso che la mancato sottoscrizione della Convezione ne avrebbe pregiudicato la futura operatività.

 

E’ perciò incredibile leggere la traduzione che PAPA PAGLIARDINI fa della ribellione dei CAA professionali “a loro -dice- è stato concesso di firmare con riserva”; “concesso” come se lui fosse il Re Sole (peraltro esattamente così lo ha sbeffeggiato pochi giorni fa il Sen. Gianpaolo VALIARDI, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato) che -bontà la sua!- concede ad un suddito riottoso di poter dire la sua.

Peccato che la firma “con riserva” sia una possibilità prevista legalmente, il cui utilizzo dipende dal diritto e non da PAPA PAGLIARDINI. Ma, se lui è contento così lasciamoglielo credere.

 

 “Stia per certo però -commenta Roberto ORLANDI, Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati- che, oltre ai ricorsi dei CAA, dei professionisti, dovrà confrontarsi con quello del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e a quel punto si vedrà se il diritto al lavoro, alla libera iniziativa economica ed il divieto di discriminazione (sanciti dagli art. 4, 41 e 3 della Costituzione) hanno ancora valore in Italia.

 

Si vedrà anche, in quella od in un’altra sede giudiziaria, se vi siano conflitti di interesse nel tentativo di espellere dall’attività dei CAA i liberi professionisti.

 

Allegato: Comunicato di AGEA

 

Fonte: Comunicato Stampa Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati

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