Giovedì 24 luglio si alzerà il sipario su “Mandorle e Sapori
a Corte”, la kermesse gastronomica che coniuga gli antichi saperi e sapori
della cucina regionale, rendendo omaggio ad un prodotto di eccellenza che il
mondo agricolo e dell’agro-alimentare sta riscoprendo: la mandorla pugliese.
Il rilancio di questo frutto prezioso è legato alla
possibilità del suo largo impiego, dai preparati alimentari alla cosmesi.
Troppo spesso, però, proviene dall'estero. Da qui l’iniziativa di promuovere il
recupero di colture e tradizioni locali, bio e a filiera corta.
La riscoperta della
mandorla. Chi abita o frequenta le campagne si sarà accorto che il mandorlo è
la prima pianta a fiorire e che ogni anno ci preannuncia la primavera. Già
questo primato ci dovrebbe convincere sulla necessità di tornare a coltivare
questo albero robusto e poco esigente. Ma è soprattutto per la qualità e la
versatilità dei suoi semi, che la mandorla merita di essere apprezzata. Quella
del Sud Est Barese, in particolare, perché è buona e nutriente, altamente
proteica, ricca di calcio e di acidi grassi essenziali utili a combattere le
malattie cardiovascolari e a mantenere una pelle giovane ed elastica. Da essa
si possono ricavare paste, dolci e il cosiddetto "latte di mandorla",
una bevanda rinfrescante, dalle proprietà dissetanti, depurative e
antinfiammatorie, ricca di antiossidanti, fibre e minerali. Dalle mandorle si
ricava anche un prezioso olio limpido, che si usa come emolliente per le pelli
secche e sensibili e che trova impiego nella formulazione di creme e preparati,
perchè facilmente assorbibile e ricco di vitamina E.
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