La prima tappa di Road to Expo si è conclusa, con 350
imprese circa che, tra fine giugno e il primo di luglio, hanno esposto i propri
prodotti negli Stati Uniti al Fancy Food Show di New York. Ed è solo l’inizio
di un tour in giro per il mondo che vedrà protagoniste le aziende
dell’agroalimentare made in Italy. Obiettivo rafforzare vecchi rapporti
commerciali, stringerne di nuovi e portare su un numero sempre maggiore di
tavole i nostri prosciutti, il vino, e tutte quelle prelibatezze tipiche del
Belpaese. Tutto questo cavalcando l’onda dell’Expo 2015. «Entro l’anno prossimo
vogliamo raggiungere 3mila operatori esteri», spiega Ettore Riello, presidente
di Aefi. È stata la sua associazione, che rappresenta 35 quartieri fieristici,
a proporre l’iniziativa Road to Expo e a ottenere il beneplacito del ministero
dello Sviluppo Economico e un milione di euro di finanziamento, nonché il
sostegno dell’Ice, l’istituto nazionale per il commercio estero. Adesso, dopo
gli Stati Uniti, mercato ghiotto per chi vende cibi e bevande, che vale un giro
d’affari di oltre 88 miliardi di dollari (in crescita del 18 per cento), ecco
che le prossime tappe saranno quella del 15 settembre a Mosca, al Word Food, e
del 16 settembre allo Space a Rennes (Francia). Poi si andrà avanti, di fiera
in fiera, fino al prossimo aprile. Ci sono 50mila depliant da distribuire,
migliaia di mani da stringere e altrettanti palati da deliziare. Tutto ciò in
un tour de force che attraverserà Cina, Emirati Arabi, Germania, di nuovo gli
Stati Uniti, ma anche Giappone e Marocco, e durerà fino al taglio del nastro
dell’Esposizione universale 2015, dedicata al tema “Nutrire il Pianeta. Energia
per la vita”. Mancano 291 giorni all’Expo 2015. E alle porte di Milano, cuore
dell’evento, si continua a lavorare. Ma mentre un esercito di giardinieri si
prepara a piantare 12mila alberi, 83mila arbusti, 107mila piante acquatiche e a
creare un enorme polmone verde nel nuovo quartiere fieristico, il ministro
dell’Agricoltura Maurizio Martina non si stanca di sottolineare l’importanza
del momento: «Expo è una grande occasione per le nostre imprese — ha affermato
più volte — una opportunità da sfruttare al meglio, favorendo l’apertura verso
nuovi mercati, ma anche rafforzando le collaborazioni esistenti con buyer,
operatori del settore e quanti scommettono e credono nel valore del nostro
Paese e nelle sue risorse».
Nessun commento:
Posta un commento