La Regione Puglia provvederà ad emanare avvisi pubblici per
la concessione o la locazione dei terreni agricoli, nonché delle aree
utilizzate a tali scopi indipendentemente dalla destinazione urbanistica e
quelle ”comunque libere da edificazioni ed infrastrutture, suscettibili di
utilizzazione agricola”. E’ una delle innovazioni previste dalla legge
”Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare
l’abbandono ed il consumo dei suoli agricoli” approvata all’unanimità dal
Consiglio regionale. Il provvedimento intende promuovere l’accesso dei giovani
agricoltori ai terreni di proprietà della Regione, degli enti controllati e dei
Comuni al fine di favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo
dell’imprenditorialità giovanile, frenando nel contempo fenomeni come la
desertificazione, l’erosione e il dissesto idrogeologico. La concessione o la
locazione riguarderà esclusivamente l’affidamento a giovani agricoltori di età
interiore a 40 anni e con priorità a quelli di primo insediamento. Entro sei
mesi, e successivamente entro il 31 dicembre di ogni anno, la Regione
individuerà l’elenco dei terreni agricoli a vocazione agricola idonei. Entro un
anno, invece, dall’entrata in vigore della legge predisporrà un inventario,
attraverso accordi con gli enti locali e gli enti pubblici, con idoneo supporto
cartografico delle aree agricole di proprietà pubblica, rendendolo accessibile
al pubblico tramite il proprio sistema informativo. La proposta di legge è
partita dai consiglieri Lonigro, Losappio e Disabato per favorire l’accesso dei
giovani nel mondo agricolo. Soddisfazione è stata espressa dal foggiano Pino
Lonigro, presidente della commissione Bilancio: “Le norme approvate – dichiara
Lonigro – prevedono avvisi pubblici per la concessione o la locazione dei
terreni agricoli e delle aree libere da edificazioni e infrastrutture,
suscettibili di utilizzazione agricola. Lo spirito della legge appena approvata
– conclude – servirà a facilitare l’accesso dei giovani agricoltori, di età
inferiore ai quaranta anni con priorità per quelli di primo insediamento, ai
terreni di proprietà della Regione, degli enti controllati e dei Comuni, al
fine di favorire il ricambio generazionale, fissando i criteri per procedere
all’individuazione dei terreni, con la compilazione di un inventario dei
terreni agricoli”.
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