Agosto tutto sommato positivo per seedless e per la prima
"Italia", ma settembre è carico d’incognite: Donato Fanelli,
responsabile commerciale di Viva Frutta, “fotografa” così l’inizio di campagna
dell’uva da tavola della società cooperativa di Rutigliano (Bari) che produce
mediamente tra i 40 e i 50 mila quintali di uva. Dato che in questa stagione
dovrebbe scendere in un range compreso 30 e 40 mila quintali.
“La varietà Vittoria - spiega Fanelli - ha scontato le
conseguenze di una primavera difficile, penalizzata oltremodo dalla peronospora
di maggio e giugno, che ha falcidiato il 20-30% del potenziale raccolto. Va
decisamente meglio alla cultivar Italia, molto buona, le cui prime partite sono
state ben accolta sia dal mercato interno sia all’estero, soprattutto in Germania”.
In grande spolvero, prosegue l’esponente di Viva Frutta,
l’uva senzi semi: “Spagna e Grecia ad
agosto hanno registrato una produzione inferiore del 20-30% rispetto alla media
e noi abbiamo ne approfittato, ottenendo quotazioni soddisfacenti. La
produzione dei principali competitor è destinata ad aumentare a settembre e
quindi andiamo incontro a una contrazione dei prezzi. Ma se i consumi non
subiranno particolari battute d’arresto, penso che da fine settembre-inizio
ottobre ci siano le condizioni per tornare a un’intonazione positiva di
mercato”.
L’embargo decretato da Putin pesa ed è una brutta botta:
“Non ci voleva”, commenta Fanelli. “La quota export dell’uva italiana in Russia
non va oltre il 10% ma si concentrava sulla varietà Red Globe che quindi avrà
problemi e soprattutto risentirà dell’abbondanza di frutti immessi sul mercato
europeo da Spagna e Grecia che hanno perso uno sbocco per loro strategico.
Speriamo che il problema si circoscriva al mese di settembre, altrimenti sarà
un problema…”.
Viva Frutta commercializza il 60% dell’uva sul mercato
interno, il restante 40% in Germania e
Paesi dell’Est. A livello varietale, Italia copre il 60%, a seguire uva senza
semi e varietà rosse; ci sarebbe anche una fetta di biologico, "ma
quest'anno è stata praticamente azzerata dalla peronospora".
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