mercoledì 1 agosto 2018

Resistenza contadina: un premio per giovani agricoltori


Al via le iscrizioni al bando del “Premio Pontremoli 2018” rivolto a  agricoltori dell’Appennino toscano.
Un riconoscimento per chi si ostina a fare l’agricoltore, il pastore e l’allevatore, e per chi cura e diffonde la cultura della terra, della biodiversità, del paesaggio e dell’ambiente, apportando così benefici economici, ambientali ed etici alle comunità della montagna e delle aree interne della Toscana, nonché di tutti quei territori in cui si praticano forme di agricoltura “eroica”.

Sono aperte le candidature alla terza edizione del “Premio Pontremoli” rivolto ai giovani agricoltori toscani che operano in contesti di particolare svantaggio, o d’isolamento geografico e sociale: «Questo riconoscimento vuole accendere una luce sul lavoro di quanti hanno scelto di restare o di tornare. Siamo consapevoli che per i giovani quella agricola sia una scelta, spesso faticosa, anche a fronte delle difficoltà di accedere ai servizi essenziali in determinati territori, fatta nell’interesse di tutti. Non solo perché garantisce l’accesso a cibo di qualità, rafforza la sovranità alimentare, ma soprattutto perché mantengono un presidio su territori che rischiano il disfacimento sociale ed economico. Questi giorni sono la nostra speranza» dichiara Piero Tartagni, presidente della Cia- Agricoltori italiani delle province di Lucca e Massa Carrara.

«Non sono mai abbastanza i riconoscimenti a chi ogni giorno e per scelta si impegna in un lavoro impagabile. L’aggiunta, quest’anno, di premi speciali dedicati al racconto dell’agricoltura ‘eroica’ è importante. C’è bisogno di alimentare una narrazione articolata del lavoro agricolo che non sia solo quella uniforme delle produzioni intensive di cibo/merce, ma che, nel nostro immaginario, ricostruisca un’idea valorosa dei lavoratori dell’agricoltura come tutori dell’ambiente, delle relazioni, della biodiversità, di quel ‘sacro’ che altrove ha sempre meno spazio» aggiunge Antonella Giusti, segretaria di Slow Food Toscana.

Il bando è articolato in sei sezioni, tutte dedicate ai giovani agricoltori e alle aziende agricole il cui conduttore abbia tra i 18 e i 40 anni: difesa della biodiversità, agricoltura sociale, agricoltura biologica, imprenditoria femminile, eccellenze agricole, eccellenze agroalimentari. Ogni candidato potrà concorrere in una sola categoria.
Sono tre, invece, i premi speciali: uno è dedicato al miglior componimento o ricerca espressi sul tema dagli studenti degli Istituti Tecnici Agrari della Toscana; uno al miglior articolo giornalistico, libro, foto o video prodotti anche al di fuori della Toscana; il terzo, infine, a un’azienda con sede in uno dei Comuni della Toscana classificati come “Aree Interne”. Dopo il successo delle edizioni 2016 e 2017, che ha visto oltre 50 aziende iscritte, a partire da quest’anno il “Premio Pontremoli” cambia sede e si trasferisce nel Castello del Piagnaro, dove ha sede il Museo delle Statue Stele, la straordinaria collezione di misteriose statue antropomorfe innalzate in Val di Magra oltre quattromila anni fa.

La premiazione sarà preceduta da un convegno, il cui tema è “Il coraggio di restare”, inteso non tanto e non solo come atteggiamento di resistenza e resilienza, ma anche e soprattutto come volontà di innovazione.  Oltre ad ospitare interventi istituzionali e di protagonisti delle realtà montane della Toscana, saranno presentate le testimonianze di importanti esperienze provenienti dalle zone appenniniche di Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte.

Le domande di partecipazione, a firma del titolare di azienda, dovranno pervenire all’Ufficio di Pontremoli della Confederazione Italiana Agricoltori in via Generale Tellini, 20, entro la data prevista dal bando (15 Settembre 2018).

Il premio è promosso dalla Cia- Agricoltori italiani delle province di Lucca e Massa Carrara e realizzato in collaborazione con il Comune di Pontremoli, Slow Food Toscana, con il patrocinio della Strategia Nazionale Aree Interne della presidenza del Consiglio dei Ministri e la media partnership del Tirreno.

Fonte: Sloow Food

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