giovedì 28 marzo 2013

Turismo, la Puglia? Bella, ospitale ma... sconosciuta


Chi sceglie la Puglia per le proprie vacanze, lo fa prevalentemente per il suo mare (circa il 45% degli arrivi); ma c'è anche chi sceglie il 'taccò d’Italia perchè ne apprezza l’offerta culturale e dell’intrattenimento (15%), oppure chi la sceglie per motivi legati alla spiritualità, alla natura e al 'wellness' (15%); oppure si reca in Puglia per affari (25%). Sono alcuni dei dati diffusi stamane a Bari durante il workshop di Pugliapromozione, 'Where is Puglià.
Alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli, sono state presentate tre indagini: la prima, condotta dal Centro internazionale di studi sull'economia del turismo (Ciset), riguarda le dinamiche che caratterizzano i singoli segmenti turistici; la seconda, a cura di Demoskopea, analizza l’immagine della Puglia nel mercato turistico; la terza, sviluppata da Mercury, prende in esame il peso del turismo che non appare nelle statistiche ufficiali, ovvero quello generato dall’affitto delle seconde case e dal lavoro sommerso.Dagli studi emerge che il 64% di chi è stato in Puglia almeno una volta, intende ritornarci. All’estero, però, la Puglia è ancora poco conosciuta, al contrario della Sicilia che riempie l’immaginario degli stranieri. Il 'taccò d’Italia, infatti, è noto all’89% degli italiani intervistati ma solo al 25% degli stranieri. 
“Bella, ospitale, autentica e da scoprire”, sono gli attributi più associati alla Puglia dal turista straniero che ha un’immagine di una regione “classica” e “vecchia”. Quanto al turismo che non appare, la ricerca precisa che in Puglia ci sono in tutto 4.000 strutture ricettive e che, nel 2011, le presenze turistiche sono state di 13,357 milioni. L’indagine ha cercato allora di calcolare quali possano essere le presenze che sfuggono alle statistiche ufficiali e, lavorando su dati relativi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e alle vendite dei giornali, integrati da altre informazioni di Banca d’Italia e Istat, ha stimato che a ogni presenza turistica ufficiale corrispondono 5,60 presenze complessive. “Dalle indagini – ha dichiarato Godelli – emerge che bisogna lavorare per incrementare ulterioriormente la conoscenza della Puglia all’estero e migliorare l’accessibilità della regione”.

Fonte: gazzettadelmezzogiorno.it

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