lunedì 29 luglio 2013

Eataly va alla conquista del Sud Italia



Il 31 luglio apre Eataly Bari, che va ad aggiungersi ai dieci già aperti in Italia, uno a New York e undici in Giappone, nonostante gli intoppi e i ritardi burocratici. Sembrerebbe che in Comune non siano ancora del tutto convinti della regolarità della procedura di apertura del nuovo centro enogastronomico. Per il prossimo futuro l’imprenditore guarda a Chicago, Dubai, Istanbul, alla Cina e all’India. Intanto mette a segno nello Stivale un altro goal andando a coprire una bella fetta di mercato nel Sud della penisola. La struttura, articolata in ottomila metri quadri della parte monumentale della Fiera del Levante di Bari e dedicata alla cultura del "mangiar bene e consapevole", è aperta dal martedì alla domenica su due piani affacciati sul mare all’insegna delle parole d’ordine “imparare, mangiare, comprare”. Eataly Bari comprende 15 luoghi di ristorazione, un grande mercato con le migliori eccellenze regionali italiane, due aule didattiche, un centro congressi e una lounge dedicata alla Banca Popolare di Bari.
L'investimento di 15 milioni di euro è a carico di Eataly Puglia, società partecipata da Eataly Distribuzione e da tre importanti soci pugliesi: Fabrizio Lombardo Pijola, i fratelli Pasquale, Francesco e Mimmo Casillo del Molino Casillo e Michele Annoscia. Il progetto propone ristorantini tematici e informali con terrazze affacciate sul mare, dedicati a pasta e pizza, carne, pesce, verdure, fritto e salumi e formaggi. La rosticceria, la piadineria firmata dai fratelli Maioli, il laboratorio di produzione dedicato al “Mozzarella Show” e l'aperitivo “Vino Libero” completano l'offerta gastronomica. Non mancano la caffetteria Illy, la gelateria alpina Lait e la pasticceria firmata da Luca Montersino.
L'enoteca propone le migliori etichette italiane con particolare attenzione ai vini pugliesi, mentre un vero birrificio artigianale caratterizza la birreria con il meglio delle produzioni artigianali italiane e non solo. Il reparto ortofrutta è gestito dalla famiglia pugliese Rendine, titolari dell'azienda Natura e Qualità.
All'interno degli ottomila metri quadri, si può seguire un percorso caratterizzato da aree didattiche “emozionali”; ci si può soffermare a osservare i sei luoghi di produzione artigianale: birrificio, panificio, piadineria, pasticceria, produzione di pasta fresca a cura del pastificio Michelis, e 'Mozzarella Show' a cura del caseificio Montrone di Andria. Ma ci si può anche concedere il piacere di seguire una lezione di cucina, sotto la supervisione di Slow Food e degli chef Pietro Zito e Peppe Zullo, in una delle due aule didattiche pensate per accogliere adulti e bambini. Le aule didattiche, la sala congressi e le due terrazze del “tavolo dei fortunati” sono disponibili per prenotazioni di eventi privati in cui gustare i prodotti Eataly. Il tutto è inserito in una cornice di scaffali e bancarelle con prodotti di oltre 1.000 diversi produttori. Di questi prodotti, il 40% circa è della Regione Puglia e una buona rappresentanza fa parte dei presidi Slow Food. Non mancano il reparto dedicato agli oggetti per tavola e cucina, quello dedicato alla cura del corpo e della casa e una ricca libreria a marchio Librerie.Coop. Eataly Bari coniuga, quindi, cibo e cultura del cibo senza soluzione di continuità. Naturalmente, il ricco patrimonio enogastronomico pugliese ha un posto in prima fila attraverso una scelta di prodotti e una cucina fatta d’ingredienti artigianali e semplici e basata su piatti locali e regionali.
Fonte: AgroAlimentare News

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