"Non intendiamo assistere
passivamente a un nuovo, massiccio intervento di mezzi e di uomini in un
territorio già pesantemente segnato dalle esercitazioni militari appena
concluse". L’ha detto il presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia
Cesare Veronico, intervenuto al festival nazionale "Festambiente e
legalità" organizzato da Legambiente a Pollica, che ha ribadito la
contrarietà dell'Ente Parco in merito alle esercitazioni militari già
programmate per il secondo semestre 2013, a partire dal mese di settembre,
nell'area del Parco.
"Chiederemo, nelle prossime ore - ha annunciato Veronico - l'immediato annullamento delle esercitazioni, a partire da quelle in programma il 17 settembre". "Cogliamo la buona volontà delle autorità militari che hanno voluto, per la prima volta, - ha detto Veronico - inviarci una proposta di calendario per le esercitazioni nei poligoni situati nel Parco per il secondo semestre 2013, ma riteniamo che la data già stabilita per l'inizio delle esercitazioni, il 17 settembre, costituisca, per diverse ragioni, un serio problema".
L'Ente Parco ha recentemente chiesto audizione al Co.Mi.Pa al fine di ridiscutere la presenza addestrativa delle Forze Armate partendo dal principio d’incompatibilità tra aree protette e servitù militari; una questione di rilevanza nazionale che è stata oggetto, nelle ultime settimane, di due interrogazioni parlamentari.
"Chiederemo, nelle prossime ore - ha annunciato Veronico - l'immediato annullamento delle esercitazioni, a partire da quelle in programma il 17 settembre". "Cogliamo la buona volontà delle autorità militari che hanno voluto, per la prima volta, - ha detto Veronico - inviarci una proposta di calendario per le esercitazioni nei poligoni situati nel Parco per il secondo semestre 2013, ma riteniamo che la data già stabilita per l'inizio delle esercitazioni, il 17 settembre, costituisca, per diverse ragioni, un serio problema".
L'Ente Parco ha recentemente chiesto audizione al Co.Mi.Pa al fine di ridiscutere la presenza addestrativa delle Forze Armate partendo dal principio d’incompatibilità tra aree protette e servitù militari; una questione di rilevanza nazionale che è stata oggetto, nelle ultime settimane, di due interrogazioni parlamentari.
Fonte: La Repubblica
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