Il
ministero delle Politiche agricole e il ministero dell'Ambiente comunicano che
il 2 dicembre 2014, in sede di Conferenza Stato Regioni, è stato approvato lo
schema di decreto sulla revisione delle norme relative alla gestione degli
effluenti di allevamento e sull'utilizzazione agronomica del digestato,
prodotto dagli impianti di digestione anaerobica. Nel merito il provvedimento
prevede: bipartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;
condizioni di parificazione ai concimi di origine chimica, attraverso
un'esecuzione di analisi chimiche al digestato in uscita dagli impianti ed il
calcolo dell'azoto tramite l'effettivo fabbisogno delle colture, così da
garantire il rispetto dell'ambiente; divieto di utilizzazione agronomica del
digestato in caso di immissione negli impianti di colture che provengano dai
siti di bonifica; flessibilità della collocazione temporale del periodo
obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti; introduzione
di una graduale limitazione all'uso di colture no food alternative
all'utilizzazione agricola dei terreni coltivati. "Con il decreto - ha
dichiarato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti - si individua la
soluzione per rafforzare la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole,
consentendo allo stesso tempo una diversificazione delle attività che rappresenta
una novità positiva di crescita per le imprese. Le aziende potranno infatti
valorizzare gli scarti di produzione e produrre energia da fonti alternative,
operando in linea con gli obiettivi energetici italiani ed europei".
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