lunedì 9 ottobre 2017

“Agricoltura a basso impatto ambientale: gli esiti del Progetto AgriCare”

Bari 12 – 15 ottobre 2017

LE BIOENERGIE … UNA FORZA DELLA NATURA

Attività di informazione e divulgazione sulla risorsa biomassa


In occasione di AGRILEVANTE (Bari, 12-15 Ottobre), un ampio spazio è dedicato al tema delle biomasse ad uso energetico. Convegni, seminari, incontri pubblici animeranno le giornate fieristiche.
Un nutrito programma di iniziative per conoscere ed approfondire le possibilità di generare energia rinnovabile attraverso l’impiego di prodotti, residui e scarti dell’attività agricola.
Esperti, rappresentanti di associazioni, produttori ed istituzioni pubbliche delineeranno lo stato del settore e le strategie di sviluppo da intraprendere. Un focus particolare sarà dedicato alle iniziative regionali (“Gruppi Operativi” sulle bioenergie), a quelle europee (i progetti uP_running, Agroinlog, GreenGain, ISAAC, ecc.), nonché ai più significativi progetti pilota in Puglia.

Gli incontri si terranno presso la Sala 5 del Centro Congressi al Padiglione 110 (piano Terra) e presso la Sala Congressi della Regione Puglia, al Padiglione 20.

L’iniziativa è organizzata da ITABIA, FEDERUNACOMA, Regione Puglia, Università di Foggia, Università di Bari, Distretto Agro-alimentare Regionale (DARE), Associazione Chimica Verde Bionet, Legambiente, CNR IIA.

Sabato 14 ottobre, ore 15.00 – 15.45 (Sala n. 5 del Centro Congressi - Padiglione 110)

“Agricoltura a basso impatto ambientale: gli esiti del Progetto AgriCare”

Relatore: Nicola Colonna (ENEA)

Per contrastare i pericoli derivanti dalla produzione di gas serra un ruolo importante spetta all’agricoltura, che si stima sia responsabile, in modo diretto e indiretto, di circa un terzo delle emissioni di CO2 in atmosfera. Fra le attività di ricerca sulle migliori tecniche agronomiche si distingue il progetto LIFE AgriCare, che – abbinando l’agricoltura di precisione con le tecniche di coltivazione conservativa – ha definito dei modelli sostenibili applicabili ad ogni tipo di lavorazione. La sperimentazione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Veneto Agricoltura, Enea, Università di Padova, coinvolgendo anche l’azienda Maschio Gaspardo costruttrice di attrezzature agricole.

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