Al centro nord è SOS grandine che è l’evento atmosferico più
temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono su
verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta provocando danni irreparabili
alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro. E’ quanto afferma
la Coldiretti in riferimento all’allerta meteo in sette regioni della
protezione civile per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica,
grandinate locali e forti raffiche di vento. Dall’inizio dell’anno sono già 202
le grandinate violente che hanno flagellato l’Italia con un aumento del 68%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo una analisi della
Coldiretti su dati ESWD.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che –
sottolinea la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di
manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti
stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al
maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni
nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite
della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle
infrastrutture nelle campagne. La nuova ondata di maltempo, tra l’altro – conclude
la Coldiretti – ha provocato allagamenti
nelle campagne e danneggiato pesantemente mais e cereali in campo aggravando il
conto dei danni nelle campagne in un 2019 segnato da forti anomalie con i primi
mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio
freddo e bagnato ed un mese di giugno tra i più caldi di sempre.
Autore: Corriere Ortofrutticolo
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